Si complica la situazione della Polizia locale dell’Unione Valconca. Salgono a sei (su un totale di sette effettivi) gli agenti contagiati dal Covid-19. "Purtroppo nelle ultime ore anche il comandante del corpo, Marcello Pecci, è risultato positivo al virus, anche se asintomatico – spiega il referente dei vigili all’interno dell’Unione, Lorenzo Grilli, sindaco di Montegridolfo –. Già prima il quadro era particolarmente critico, ma ora, dopo questa notizia, siamo stati obbligati a prendere delle decisioni drastiche. Gli uffici sono stati chiusi in attesa che venga svolta la sanificazione: quello che possiamo fare è rispondere alle chiamate". Un avviso, apparso in queste ore sulla pagina Facebook dell’Unione Valconca, informa che "per motivi di carattere sanitario gli uffici della Polizia locale sono chiusi al pubblico fino al 13 novembre (sabato, ndr). Per comunicazioni urgenti è possibile contattare il numero 0541-851701 o scrivere una email all’indirizzo di posta elettronica poliziaunionevalconca.rn.it".
Nella storia dell’Unione, non si era mai verificato che il corpo di Polizia locale (che attualmente copre il territorio di sette Comuni, San Clemente, Gemmano, Montefiore, Saludecio, Mondaino, Montegridolfo e Montescudo - Monte Colombo) rimanesse in standby. L’Unione sta cercando di sopperire all’emergenza grazie al contributo dei volontari, a cominciare da quelli dell’associazione carabinieri in pensione, che hanno offerto il loro contributo per garantire la vigilanza durante l’uscita e l’entrata a scuola dei ragazzi. Con la quasi totalità del corpo in quarantena, tuttavia, a rimanere scoperto è un territorio abbastanza ampio, nel quale abitano circa 18mila persone. Nei giorni scorsi i sindaci dell’Unione avevano mandato una richiesta alla prefettura chiedendo rinforzi o quantomeno di rafforzare in via temporanea gli organici dei carabinieri operanti sul territorio. Ai contagi registrati tra i vigili, se ne aggiunge poi un altro, quello del messo notificatore. Un’altra brutta tegola sull’ente sovracomunale, che proprio in questi giorni ha individuato in Giorgio Ciotti, sindaco di Morciano, il suo nuovo presidente, dando un colpo di spugna a vecchie ruggini e battaglie che per anni hanno spaccato in due l’Unione.