Rimini, 30 marzo 2020 – Sesso a tre durante la quarantena. All'aperto. L'emergenza coronavirus non ha fermato un ragazzo e due ragazze che sceglievano invece luoghi pubblici e privati dalle parti di Rimini (in un caso perfino lungo l'autostrada A14) per riprendersi in performance erotiche in cui inserivano anche insulti alle forze di polizia. E poi tutto finiva immancabilmente in rete.
Certe notizie, si sa, ci mettono poco a circolare e quando la cosa è arrivata alle orecchie degli agenti della Polstrada di Rimini, sabato scorso, sono partiti gli accertamenti che li hanno portati ai tre focosi giovani. Non che sia stato particolarmente complicato perché facilmente individuabile era l'auto di proprietà di uno dei tre: la usavano per raggiungere set delle riprese delle loro acrobazie sessuali. Così, già nella serata di sabato scorso gli agenti, sono risaliti al numero di targa e da lì è stato un attimo arrivare al proprietario: un 38enne cesenate residente a Rimini. Aveva parcheggiato l'auto vicino casa. Qui gli agenti lo hanno identificato in compagnia delle due ragazze protagoniste dei video hard: una 32enne originaria della provincia di Frosinone e una 31enne di Palermo, entrambe regolarmente domiciliate a casa di lui.
Di fronte "all'evidenza degli elementi raccolti", i tre hanno confessato e collaborato con i poliziotti fornendo il materiale video pubblicato in rete. E, riferiscono gli agenti, "si sono rammaricati delle probabili conseguenze negative non ponderate nelle loro azioni". In uno dei filmini a luci rosse si distinguono chiaramente offese alla polizia anche in inglese.
Ora, per le loro scappatelle amorose ai tempi del coronavirus, i tre ragazzi rischiano anche le conseguenze dovute al fatto di non essere rimasti a casa. Mediante un'analisi tecnica del video, infatti, si risalirà a data e ora del filmato per poi "applicare anche le sanzioni previste per le violazioni alle prescrizioni di limitazione della circolazione". Nel frattempo i tre giovani sono stati denunciatiper atti osceni in luogo pubblico, oltraggio a pubblico ufficiale e diffamazione a mezzo stampa.