Coronavirus, nuovo balzo dei contagi a Rimini (foto Ansa)
Rimini, 27 marzo 2020 - Non accenna a rallentare l'epidemia da coronavirus a Rimini. Nella giornata di oggi i nuovi casi di contagio comunicati dall'Ausl sono stati 75, che portano così a 1.264 i contagiati riminesi (compresi quelli non residenti) dall'inizio dell'emergenza. Dei nuovi malati, 61 affrontano il virus a casa, gli altri 10 sono stati ricoverati ma nessuno è in terapia intensiva.
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Più nel dettaglio del quadro Comune per Comune: a Rimini i casi sono 411, a Cattolica 162, a Riccione 164, a Misano Adriatico 92, a San Giovanni in Marignano 96, a Santarcangelo di Romagna 37, a San Clemente 29, a Montescudo-Monte Colombo 26, a Morciano di Romagna 26, a Coriano 27, a Novafeltria 23, a Bellaria-Igea Marina 19, a Saludecio 13, a Verucchio 14, a Pennabilli nove, a Mondaino otto, a San Leo sette, a Montefiore Conca cinque, a Gemmano quattro, a Montegridolfo cinque, a Talamello tre, come a Poggio Torriana, a Maiolo due, a Sant'Agata Feltria uno.
Si aggrava anche il bilancio delle vittime: nelle ultime 24 ore si sono registrati purtroppo altri 5 morti (4 uomini e una donna, dai 77 agli 84 anni) per un totale di 79 dall'inizio dell'epidemia. La buona notizia è che altre 5 persone sono guarite: in 28 hanno sconfitto il virus fin qui nella provincia. Circa 1.800 le persone in quarantena.
A San Marino invece da giorni non si registrano nuovi decessi (sono stati 21 finora i morti di Covid-19 sul Titano) e i nuovi casi di contagio nella giornata di oggi risultano solo 5.
A Rimini, intanto, è stata completata questa mattina una struttura che funziona come pre-triage, in capo al 118, ad uno degli ingressi del day hospital oncologico dell'ospedale di Rimini. Tutti i pazienti vengono indirizzati lì e, accedendovi, trovano operatori, adeguatamente protetti con i dispositivi di protezione individuale, i quali effettuano la misurazione della temperatura ed una breve intervista diagnostica. Se, dunque, il paziente non presenta alcun sintomo di Covid-19, prosegue nel suo percorso e viene introdotto direttamente presso il day hospital per la terapia, terminata la quale viene indirizzato ad una uscita diversa, per cui non incrocia pazienti non ancora screenati. Qualora invece emergano sintomi che lascino aperto un sospetto, il paziente viene preso in carico secondo il percorso Covid-19 previsto, e quindi indirizzato in pronto soccorso o al domicilio, ovviamente dopo aver attivato il protocollo per pazienti sospetti Covid-19.