Rimini, 1 marzo 2020 - Sei nuovi casi in provincia. La notizia diffusa dalla Regione con il comunicato di questa mattina che ha visto salire di un contagiato in più rispetto ai cinque comunicati ieri pomeriggio. E, in serata, arriva la notizia della prima vittima della Repubblica di San Marino: è un uomo di 88 anni che era ricoverato all'Infermi.
Un balzo improvviso per il Riminese che presenta così 16 persone risultate positive al coronavirus. La nostra zona resta lontana dai 160 di Piacenza, ma si conferma comunque, prima in Romagna (Ravenna registra un solo positivo al virus) e quarta in tutta l’Emilia-Romagna, alle spalle di Modena che conta un totale di 24 positivi al tampone. Tra i 16 contagiati la Regione calcola anche il cittadino sammarinese di 89 anni che da giorni si trova riceverato, sempre all’Infermi.
Trai i sei casi ’riminesi’ solo due sono attualmente all’"Infermi": altri tre si trovano a casa, in isolamento, come previsto dal protocollo sanitario. I ricoverati sono due uomini di Misano, di 83 anni e 75 anni. Altri contagiati sono una donna di Cattolica di 70 anni, un uomo di Gemmano di 57 e un marchigiano di Sassofeltrio che si è presentato direttamente all’ospedale di Rimini. In maggioranza, come fanno sapere dalla Regione, si tratta di pazienti con sintomi lievi.
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Ma viene registrata anche un’altra dimissione ieri: ha lasciato, infatti, l’"Infermi" anche uno dei clienti e amico del ristoratore di San Clemente che era stato ricoverato dallo scorso mercoledì.
Resta da capire come i nuovi contagiati siano entrati a contatto con il virus: per uno di loro sembra esserci un collegamento con persone che hanno frequentato la trattoria dove è stato registrato il primo caso di coronavirus, portato, con molta probabilità, da operai, originari della zona rossa di Lodi, che ogni sera andavano a cena nel locale. Sono ormai oltre un centinaio le persone messe in quarantena per aver avuto contatti con i "contagiati": tra questi anche diversi operatori socio sanitari a Riccione e a Cattolica. Ausl e Regione continuano a invitare chi sospetta di esser contagiato a non recarsi né in pronto soccorso né dal proprio medico. E’ necessario telefonare al medico di base o chiamare il 339.7720079, il numero istituito dall’Ausl.
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Nel frattempo dopo il ristorante a San Clemente chiude anche il residence dove avevano alloggiato gli operai che, secondo le indagini svolte finora, potrebbero aver portato il coronavirus nel Riminese. Ieri la sindaca di San Clemente Mirna Cecchini ha disposto, in via precauzionale, la chiusura temporanea della struttura ricettiva. "Si tratta di un atto dovuto – spiega – sulla base dei risconti emersi fino a oggi". Il residence sarebbe rimasto chiuso comunque in questi giorni in quanto non aveva clienti.
Gli ultimi sono stati tre operai della ditta del Nord che alloggiavano nella struttura da fine gennaio e andavano a mangiare regolarmente nel locale di San Clemente gestito dal ristoratore cattolichino di 71 anni, il "paziente uno" del Riminese. L’Ausl ha fatto gli accertamenti del caso nel residence, e ha sottoposto alla prova del tampone lo stesso titolare della struttura. Lui risulterebbe positivo, ma interpellato nega di essere rimasto contagiato: "Ho fatto il tampone anch’io, è vero. Ma sto bene e sono risultato negativo".