Rimini, 25 luglio 2020 - Un nuovo focolaio di coronavirus. Questa volta si tratta di otto dipendenti di una ditta di trasporti di Rimini, tutti lavoratori stranieri che nei giorni scorsi erano stati sotoposti allo screening. Il focolaio, assicura l’Azienda sanitaria è circoscritto e sotto controllo, i nuovi contagiati, informa inoltre la Regione, sono tutti asintomatici e si trovavano infatti già in isolamento. A questi si aggiunge anche un altro contagiato, una paziente di fuori provincia che ha leggeri sintomi del virus e si trova anche lei in isolamento domiciliare. Il Riminese registra purtroppo anche un decesso, avvenuto però nei giorni scorsi. Si tratta di un uomo di 80 anni che soffriva già di patologie pregresse.
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Il nuovo focolaio scoperto nell’azienda di trasporti, è il risultato di uno screening mirato che è stato fatto a tutti i dipendenti. Controlli a tappeti voluti dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che con un’ordinanza firmata il 13 luglio scorso, aveva disposto in particolare gli screening proprio nei settori della logistica e della lavorazione delle carni, con tamponi naso-faringei per tutti i lavoratori di quesi comparti.
Doppio tampone invece per chi arriva dai paesi extra Schengen. Un’ordinanza fatta per rafforzare il più possibile il controllo e la prevenzione di nuovi contagi da Covid-19, in tutti quegli ambiti appunto che negli ultimi giorni hanno registrato focolai o rischi di focolai. Come quelli scoppiati nella logistica a Bologna e nei macelli del modenese "Si tratta per la maggior parte di contagi riconducibili a focoloai già noti – sottolinea la Regione – o all’attività regionale di prevenzione attraverso i controlli avviati sul territorio, nei comparti della logistica e delle carni, e sui rientri dall’estero. Una rete che dimostra di funzionare, se si pensa che oltre la metà dei nuovi casi in Emilia Romagna si trovava già in isolamento al momento del tampone, grazie appunto all’azione regionale attraverso le strutture sanitarie".
Sono invece 19 i senegalesi positivi che vivono nell’ex pensione ‘La Fonte’ di Viserba. Quelli contagiati dal virus sono subito stati trasportati negli hotel attrezzati per l’emergenza Covid nel Riminese, mentre il resto degli ospiti, circa una trentina, si trovano in isolamento alla ‘Fonte’. Il primo senegalese o ‘paziente uno’ dell’ex pensione, aveva ricostruito l’Ausl, aveva preso il virus da un collega italiano che lavora con lui in un’azienda riminese.