Cattolica (Rimini), 4 marzo 2020 - Venti bambini di seconda elementare finiscono il quarantena. Una delle loro maestre, una donna di 54 anni, è risultata, infatti, positiva al coronavirus. Il provvedimento arriva direttamente dall’Ufficio di Igiene pubblica dell’Ausl Romagna che ha contattato, ad una ad una, le famiglie dei piccoli allievi. La scuola in questione si trova a Cattolica. L’insegnante è una degli ultimi pazienti risultati positivi al tampone: così lunedì dall’Ausl c’è stata la mobilitazione generale per contattare tutti i baby suoi studenti.
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"Mi è arrivata una telefonata mentre ero appena arrivato al lavoro – spiega uno dei genitori che ha la figlia nella classe dove insegna la maestra infettata – sono rimasto completamente colpito e interdetto. Non ci volevo credere e ho più volte chiesto maggiori dettagli". La quarantena per i bambini sarebbe dovuta iniziare il 21 febbraio e terminerà, invece, il 6 marzo.
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"Mia figlia però non è mai stata in isolamento perché la comunicazione della positività della maestra al test del Coronavirus ci è arrivata solo lunedì 2 marzo –racconta ancora il padre –. La bambina è stata in giro, esattamente come tutti gli altri suoi compagni di classe perché nessuno sapeva nulla". E il genitore evidenzia anche un’incongruenza: "Io ho un’altra figlia, sempre in quella scuola, ma per lei il provvedimento non vale. Eppure la maestra è stata presente in tutto l’edificio, ha girato per la scuola. perché questa differenza?".
L’uomo poi aggiunge: "Dall’Ausl sono stati fantastici e super efficienti mentre non posso dire la stessa cosa dell’Amministrazione comunale. Da loro neanche una parola, niente di niente. Io non so se lunedì manderò a scuola le mie bimbe, voglio avere garanzie che la situazione sia sotto controllo e che non ci siano rischi. Mi sembra tutto così assurdo. Ormai la notizia sta girando eppure dal Comune nessun segnale, neanche una parola".
Fino a ieri il Comune di Cattolica, da noi interpellato, ufficialmente affermava di non sapere nulla della maestra infetta e della scolaresca messa in quarantena. In ogni caso tutti i piccoli allievi per ora stanno bene e non presentano sintomi. D’altronde, i recenti studi legati al Coronavirus hanno stabilito che i bimbi sotto i dodici anni avrebbero minori probabilità di contrarre il virus per il loro particolare sistema immunitario, più ’avvezzo’ a microbi e infezioni varie.
La quarantena, dunque, è solo un provvedimento precauzionale, preso dall’Ausl, per tutelare la salute dei più fragili e dei bimbi, venuti in contatto con l’insegnante che si è ammalata. Fino al sei marzo, dunque, tutti i suoi allievi dovranno stare a casa, in isolamento.