Forse la parola ‘miracolo’ non è del tutto appropriata, ma quel suono di campane è stato certamente provvidenziale perché ha permesso ai frati servi del Paraclito del convento di Maciano di salvarsi dall’incendio divampato nel conosciutissimo sito di Santa Maria degli Oliva. L’episodio è accaduto intorno alle 23.30 di domenica scorsa. Probabilmente causate da un corto circuito nel quadro elettrico della sacrestia, le fiamme hanno subito coinvolto anche il centralino che regola l’esercizio automatico delle campane. "Nonostante il cortocircuito, le campane hanno improvvisamente suonato e così i frati si sono svegliati" racconta il sindaco di Pennabilli Mauro Giannini. "Il suono ci ha svegliato – conferma frate Raffaele – il confratello che si occupa della sacrestia dopo aver visto le fiamme ha immediatamente chiamato i vigili del fuoco". Le fiamme hanno provocato danni ingenti, ma tutti i frati del convento sono usciti illesi dal rogo.
Distrutti il quadro elettrico e il centralino delle campane, "bruciata anche la famosa tovaglia in filo d’oro – spiegano i religiosi – La scatola in cui era contenuta si è fusa, il lino bruciato, la carta carbonizzata, ma il gallone ricamato è rimasto quasi integro. Sarà necessario un altro restauro" dicono un po’ sconsolati i frati. Che avvertono residenti e fedeli: "Fino a quando l’impianto elettrico non sarà ripristinato, celebreremo la messa nell’aula capitolare, a cui si accede dal chiostro". Una prima stima parla di 30-40mila euro di danni. La comunità è pronta ad accorrere in aiuto dei frati: è stata infatti aperta una raccolta fondi dalla Onlus ‘Amici di Maciano’ (Iban IT87 U070 7572 0520 0000 0201 978 - oppure Oblati Benedettini Vallombrosani IT05 H070 7572 0520 0000 0009 003). Anche il Comune di Pennabilli organizzerà una raccolta fondi sabato in occasione del concerto in occasione dei 100 anni del Teatro Vittorio (con Antonio D’Abramo al pianoforte) per affrontare i danni causati dall’incendio.