Rimini, 10 marzo 2020 – Tre nuovi decessi per coronavirus nella provincia di Rimini e 42 nuovi contagi. A rivelarlo nel bollettino quotidiano è la regione. Crescono in Emilia- Romagna quindi i decessi passati dai 70 di ieri a 86. "La maggior parte delle persone decedute - ha spiegato Sergio Venturi - aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per cinque pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti".
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In dettaglio, per province, Piacenza 633 (31in più più rispetto a ieri), Parma 325 (46 in più), Rimini 206 (42 in più), Modena 127 (11 in più), Reggio Emilia 104 (1 in più), Bologna 86, di cui 37 del circondario imolese (complessivamente 6 in più, di cui 2 del circondario imolese), Forlì-Cesena 20 (di cui 14 Forlì e 6 Cesena), Ravenna 24 (5 in più), Ferrara 8 (1 in più rispetto a ieri).
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I punti triage allestiti dalla Protezione civile regionale davanti alle strutture ospedaliere per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari sono complessivamente 17.
I nuovi decessi si sono registrati nella provincia di Bologna (2), tre in quella di Reggio Emilia, due in quella di Parma, sei in quella di Piacenza e tre appunto in quella di Rimini. La crescita dei contagi in Emilia Romagna è oggi pari al 17%.
Pattuglie di carabinieri, polizia, vigili urbani stanno effettuando controlli su tutte le strade della provincia di Rimini . Sono scattati già nella mattinata per vigilare l’osservanza delle nuove regole di contenimento del contagio da Coronavirus. A Riccione carabinieri e polizia Municipale hanno presidiato sia l’uscita del casello dell’A14 sia la Statale 16 fermando gli automobilisti e chiedendo loro i documenti che comprovassero la necessità dei loro spostamenti. La Polizia municipale ha pattugliato sulla via Emilia nella zona fra Santarcangelo e Rimini. A tutti è stata chiesta l’autocertificazione, il cui modulo è disponibile anche sul sito del Ministero dell’Interno, per dimostrare i motivi dei movimenti.
Palestra aperta nonostante i divieti
Palestra aperta e clienti provenienti da altri Comuni che si allenavano in sala pesi, nonostante i decreti emanati dal Governo in questi giorni per contrastare la diffusione del coronavirus. È quanto hanno trovato a Cattolica i carabinieri, che hanno denunciato clienti e titolare. Sono intervenuti ieri mattina, poi nuovamente ieri pomeriggio e infine ieri sera per chiedere al gestore del centro di chiudere.
Denunciati
Sono cinque i clienti denunciati, tre provenienti da San Giovanni in Marignano e due dalla provincia di Pesaro, per aver lasciato il Comune di residenza, e il proprietario della struttura per aver tenuto aperto. Nella serata di ieri sono partiti inoltre controlli sul territorio da parte dei carabinieri della compagnia di Riccione e di Cattolica per verificare il rispetto delle norme.