Conta dei danni, le zone più colpite. Il sindaco chiede lo stato di calamità

Precipitazione record durante la giornata di sabato, aperto un varco nella duna in spiaggia . L’opposizione punta il dito sul ritardo nel sollevamento della paratia di via Ferrarin al porto.

Conta dei danni, le zone più colpite. Il sindaco chiede lo stato di calamità

Precipitazione record durante la giornata di sabato, aperto un varco nella duna in spiaggia . L’opposizione punta il dito sul ritardo nel sollevamento della paratia di via Ferrarin al porto.

"Abbiamo chiesto lo stato di calamità, dopo aver sentito la presidente regionale ad interim Irene Priolo e la prefettura". Lo annuncia il sindaco Filippo Giorgetti, reduce da un fine settimana in prima linea con gli agenti della polizia locale, i volontari della Protezione civile e i vigili del fuoco. "Nell’arco di sole 12 ore, nella giornata di sabato – ricorda il sindaco – sul nostro territorio sono caduti 159 millimetri di pioggia. Una quantità enorme: si pensi che nell’alluvione del maggio 2023 in Romagna ne caddero 200 nell’arco di due giorni". "Quasi tutti i danni sono stati a carico dei privati – aggiunge – da quantificare". Verosimilmente diverse centinaia di migliaia di euro. Soprattutto attrezzature, mobilio, oggetti vari, frigoriferi e impianti elettrici che erano in garage e cantine delle tante zone finite sott’acqua. Nonché di diversi chioschi bar, in particolare nella zona del nuovo lungomare Raffaella Carrà che risulta, confermano dal municipio, munito di impianti fognari, cui sono ovviamente collegati i nuovi bar di spiaggia. In zona Cagnona, sabato pomeriggio, è stata anche aperta la duna di sabbia in spiaggia per lasciare sfogare l’acqua piovana verso il mare. "Non risultano famiglie evacuate – precisa il sindaco –. Forse semplicemente, avendo l’interrato allagato, sabato sono andate a dormire altrove". Weekend duro per polizia locale e Protezione civile. "Sabato eravamo operativi con 20-25 volontari – spiega il responsabile Fabio Scarpellini –. A tratti sono stati chiusi tutti i sottopassi, tranne quello di via Pertini. Un’auto con due persone a bordo è stata tirata fuori dal sottopasso di via del Bragozzo, al porto lato Igea. Fino quasi due metri d’acqua nei sottopassi di via Nepote e via del Bragozzo".

La rete fognaria, di competenza di Hera e Consorzio di bonifica, non è riuscita ad accogliere la bomba d’acqua caduta a più riprese. Tra le tante le zone critiche Borgata vecchia, via Tombesi, viale Panzini zona porto, via Rubicone, via Orazio, via Rubicone, Villaggio Ricci, Bellaria Monte - stadio. "Tra la mattinata e il primo pomeriggio di sabato – attacca Jacopo Vasini di Cambiamo – la città ha iniziato a subire allagamenti. Al momento del disastro il mare si trovava in fase di bassa marea e non sono stati segnalati blackout significativi che potessero compromettere il funzionamento di pompe e idrovore. Nonostante ciò, diverse strade come le vie Pinzon, Parenzo, Elios Mauro, Giorgetti, Tombesi e Teano sono state rapidamente sommerse dall’acqua. Gli allagamenti hanno invaso scantinati, cantine e garage, causando gravi danni sia alle attività commerciali che alle famiglie". Cambiamo chiede lumi sul ritardo nella apertura della paratia di via Ferrarini, e sulle misure da prendere per via Teano, "che da maggio ha subito tre allagamenti".

Mario Gradara