"Il richiamo a Governo e parlamento sulla proroga delle concessioni balneari e il rinvio delle gare che il presidente Mattarella ha fatto, in occasione della promulgazione del decreto Milleproroghe era ampiamente prevedibile, non ci stupisce: abbiamo detto subito che la proroga decisa dal Governo è sbagliata". Lo afferma Mauro Vanni, presidente di Confartigianato Imprese Demaniali. "Come ha indicato il Capo della Stato nel suo monito, ci sono evidenti profili di incompatibilità – cito testualmente, dice Vanni – con il diritto europeo". "La proroga è anche in contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato dell’autunno 2021, che ha detto stop alle proroghe imponendo che si proceda con l’applicazione della direttiva Bolkestein. E a rischio ricorsi. Siamo delusi da chi era dalla nostra parte. Quello che ora è urgente fare da parte dell’esecutivo è che si proceda con il varo dei decreti attuativi della legge concorrenza già approvata dal Governo Draghi. Ci sono dieci mesi di qui a fine 2023 per una legge che tenga conto anche della mappatura in corso, nonché della professionalità acquisita e degli investimenti fatti sulle spiagge". "Il Governo ha fatto un tentativo estremo per ’prendere tempo’ – conclude –, varando questa ulteriore proroga, dopo quindici anni di rinvii. Ma non è stata una mossa felice, perché ci ha indebolito rispetto all’opinione pubblica, all’Unione Europea, alla magistratura. Con il rischio per l’Italia di perdere i fondi del Pnrr e subire una procedura d’infrazione dall’Ue".
CronacaConfartigianato Imprese Demaniali