La soluzione per i balneari? "Diritto di prelazione agli operatori uscenti e indennizzi per gli investimenti fatti". È questa la soluzione, ha spiegato al Meeting il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, a cui il governo sta lavorando e trattando con l’Europa. Insomma: i bandi per assegnare le concessioni di spiaggia sono inevitabili, ma il governo vuole tutelare le imprese esistenti. Domenica sarà a Rimini il ministro degli affari europei Raffaele Fitto: le associazioni dei balneari hanno chiesto di incontrarlo per fare il punto sulla riforma delle concessioni. "Ci stiamo lavorando", conferma il presidente dei balneari di Confartigianato Mauro Vanni.
I bagnini riminesi nel frattempo stanno elaborando, con i loro legali e consulenti, anche la soluzione già imboccata da Bellaria: un proposta di partenariato pubblico-privato, con cui gli operatori balneari si impegnano a realizzare opere di interesse pubblico, in cambio del rinnovo delle concessioni. "Stiamo studiando questa ipotesi da tempo anche noi – spiega lo stesso Vanni – Anche se, nel caso di Rimini, ci sono dei problemi. Il primo: mettere d’accordo tutti gli operatori non è facile. Il secondo: finora il Comune si è mostrato decisamente freddo sulla questione". Forza Italia ha presentato una risoluzione per prevedere la proposta di partenariato pubblico-privato: se ne discuterà in Parlamento a settembre. "Se ci sarà una legge nazionale che prevederà questa soluzione, noi saremo pronti. Poi sarà fondamentale vedere come il Comune gestisce i bandi. Fare le gare per poche maxi concessioni accorpando quelle esistenti, favorirebbe la partecipazione di fondi e multinazionali che avrebbero la forza economica per rilanciare e superare le nostre offerte".
Resta il fatto che "fin qui – dice Fabrizio Pagliarani, il presidente dei bagnini di Confesercenti – il Comune non ha voluto discutere con noi la soluzione del partenariato". C’è da dire poi "che la situazione di Rimini, per il numero e il frastagliamento delle concessioni balneari, è molto complicata". Ma "noi – conclude Pagliarani – siamo pronti ad avanzare una proposta".