Sulle concessioni balneari i Comuni riconoscano "che i titoli concessori hanno validità fino al 31 dicembre 2024, in attesa della normativa definitiva che ponga fine alla procedura di infrazione e dia finalmente certezza agli operatori, espressione di quella tipicità di immagine e impresa tutta italiana che è sempre stato la nostra priorità tutelare". È quanto hanno dichiarato in una nota Gianluca Caramanna, deputato e responsabile nazionale turismo di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi, segretario di presidenza della Camera, e Carlo Fidanza, Capodelegazione di FdI al Parlamento Europeo. Nel frattempo però i comuni si sono portati avanti. Dopo Rimini e altri centri della riviera romagnola, anche Ravenna ha avviato le procedure per le gare delle spiagge, prorogando le concessioni attuali alla fine dell’anno prossimo. Anche Genova si è mossa in questa direzione. "Nonostante tutti – dalla Commissione Europea alla Corte di Giustizia Europea, dal Consiglio di Stato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella – sollecitino una norma che disciplini i bandi di gara per le concessioni balneari, il governo non solo decide di non decidere. Ma l’ultima trovata, a questo punto una follia, è produrre un comunicato stampa con il consiglio dei ministri. Un comunicato stampa, non un atto normativo; una nota di 20 righe con cui Fratelli d’Italia invita i Comuni a proseguire, di fatto, tranquillamente con le proroghe. Ma credono che qualcuna creda che una nota stampa faccia giurisprudenza?". Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini, che ha presentato in aula un ordine del giorno per l’avvio dei bandi per le concessioni. "Si tratta - spiega - di una lucida follia e di una cinica volontà. Lucida follia, perché senza una norma nazionale sui bandi per le concessioni e sui criteri per l’assegnazione dal primo gennaio 2024 sulle coste italiane sarà il caos. Senza una norma nazionale l’occupazione degli attuali concessionari potrebbe configurarsi come abusiva ed essere sottoposta a ricorsi e denunce, con conseguenze di ordine sia penale che economiche sia per i comuni sia per le imprese. Cinica volontà, quella del governo che, dato che le bugie e le promesse di uscire dalla Bolkestein non tengono, decide di non decidere e scaricare tutte le conseguenze su Comuni, imprese e lavoratori", conclude Gnassi a cui risponde la parlamentare misanese e di Fdi, Beatriz Colombo: "Tutta la Romagna a guida Pd segue Rimini a mettere a gara le concessioni balneari seminando il caos tra i gestori. Non riesco a capacitarmi di come ci possano essere ancora comuni e Regioni sotto la loro stessa guida". È l’accusa della parlamentare. "La tutela delle imprese balneari - dice - è da sempre una priorità di Fratelli d’Italia e del Governo Meloni. Il nostro capodelegazione al parlamento Europeo Carlo Fidanza, che da sempre si batte a favore dei balneari italiani, ha chiesto che, dopo le pronunce nazionali e le interlocuzioni europee che in attesa del riordino i Comuni estendano concessioni per tutto il 2024 a tutela del comparto".
CronacaConcessioni balneari. Fratelli d’Italia ai Comuni: "Estenderle al 2024". Gnassi: "Una follia"