Rimini, 20 giugno 2023 – "Era una persona squisita, di una solarità e una simpatia uniche". Sospira, con la voce spezzata dal dolore, Donatella Fellini, titolare del noto panificio Fellini in Corso d’Augusto. Colpita come da un fulmine a ciel sereno nell’apprendere dell’assassinio della propria dipendente Svetlana Ghenciu, la 48enne moldava uccisa a colpi di pistola dal compagno Gioacchino Leonardi, che tutti chiamavano Gino, nell’appartamento che i due condividevano in via Gambalunga, a Borgo Marina. Svetlana, infatti, lavorava nel noto panificio "da diversi anni, come aiuto chef nel nostro laboratorio. Faceva di tutto, dalla pulizia delle verdure al resto. Ed era una grande, grandissima lavoratrice".
Donatella ne parla come di "una donna d’oro", trattenendo a stento le lacrime per quella collega, amica, con cui "insieme a tutti gli altri dipendenti andavamo anche a mangiare fuori insieme qualche volta, mantenendo fra noi un forte legame". Un legame che ora, però, si è spezzato. Rotto dai colpi di pistola con cui, secondo i primi riscontri, Svetlana sarebbe stata uccisa dal compagno. Un uomo di cui "lei non ci parlava mai – asserisce Donatella Fellini –. Sul posto di lavoro non era mai emerso nulla circa la loro relazione o possibili problemi di coppia che stessero attraversando. Sapevamo della sua esistenza, così come di quella del loro figlio adolescente, ma anche il ragazzino non avevo mai visto". Svetlana da quanto emerge era la donna di casa, poiché il compagno risulterebbe disoccupato, e come traspare dalle parole di Donatella Fellini, la 48enne non parlava di quella relazione, perché era una persona "riservata e discreta, ma dal carattere stupendo e che tutti i nostri clienti amavano".
Anche dai comportamenti, la 48enne non aveva mai lasciato trapelare nulla davanti ai propri colleghi, dimostrandosi sempre professionale. Sempre sorridente: così appare accanto alle coleghe indossando il grembiule a righe e
l a camicia bianca della divisa. "Era arrivata da noi tanti anni fa e ce l’aveva presentata il nostro chef, con cui aveva già avuto a che fare per lavoro in passato. Per me, per noi del panificio, è come perdere un familiare, una di noi: una donna splendida", ribadisce Donatella Fellini mentre la forza d’animo nel ricordare quell’amica tanto "solare" l’abbandona. E con un ultimo ricordo ribadisce: "Sono sconvolta da quanto è appena successo e non mi sembra quasi vero. Lei era davvero una persona fantastica".