
Clonava le carte di credito dei clienti. Nei guai il gestore di un hotel
Nuovi guai per un 30enne albanese, già coinvolto nell’inchiesta sull’hotel Gobbi di Marebello, con otto avvisi di conclusione indagini notificati proprio in questi giorni dalla Procura ad altrettante persone. Il 30enne è implicato, insieme al padre e alla madre, in un’altra inchiesta per una presunta truffa ai danni sempre di ignari visitatori desiderosi di trascorrere le vacanze in Riviera. Nei confronti del 30enne e della madre, difesi dall’avvocato Massimiliano Orrù, oltre che nei confronti del padre, la Procura ha notificato anche in questo caso l’avviso di conclusione delle indagini.
L’operazione ruotava attorno ad un hotel di Cattolica gestito proprio dalla famiglia albanese. La Finanza, nel novembre scorso, aveva sequestrato otto immobili per il valore di un milione di euro a uno dei tre familiari. L’accusa, nei loro confronti, è quella di aver copiato i dati delle carte di credito dei clienti che avevano soggiornato nel loro albergo nel corso del 2021. L’indagine era partita dalle molteplici denunce provenienti da varie parti d’Italia, di turisti che dopo aver soggiornato nell’hotel di Cattolica si erano accorti di anomali addebiti sulle loro carte. E’ emerso, così, dalle indagini finanziarie, che le transazioni avvenivano con un’apparecchiatura Pos collegata al conto corrente della ditta intestata agli albergatori albanesi. Eseguite ben 150 transazioni non autorizzate per almeno 150 mila euro. I finanzieri del Nucleo P.E.F. attraverso mirati e approfonditi accertamenti patrimoniali erano anche riusciti a dimostrare la sproporzione tra i redditi dichiarati negli anni 2017-2021 ed il patrimonio accumulato, compreso gli immobili. Le denunce da sole non sarebbero bastate a portare alla luce la truffa. Leggendo i dati delle transazioni, i finanzieri si erano accorti che dalle carte di credito clonate, e quindi con l’acquisizione del numero di sicurezza, venivano effettuati degli acquisti on line. Seguendo quindi le spedizioni e acquisendo gli indirizzi dei destinatari sono arrivati facilmente alla constatazione della relazione della carta di credito clonata e la famiglia di albergatori.