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Cronaca

Claudio Cecchetto compie 70 anni, la festa a Riccione del candidato sindaco

Il talent scout: "La professione mi ha regalato mille soddisfazioni, ma la moglie e i figli sono il massimo della vita"

Claudio Cecchetto è nato a Ceggia (città metropolitana di Venezia) il 19 ottobre 1952

Riccione (Rimini), 19 aprile 2022 - Claudio Cecchetto oggi compie settant’anni e nel soffiare su tante candeline, esprime il suo desiderio: diventare sindaco di Riccione. È il regalo più grande che il talent scout di Fiorello, Jovanotti, Amadeus, Pieraccioni e altre celebrità, nonché fondatore di Radio Capital e Radio Deejay, desidera ricevere per questo speciale compleanno.

Settant’anni e non sentirli?

"È una data importante. Da piccolino, quando si parlava di un settantenne pensavo non a un nonno, ma a un bisnonno, ora che per fortuna sono giunto su questa soglia, capisco che ci si può arrivare belli freschi. È chiaro che non posso più fare come una volta dieci chilometri di corsa, ma con la testa riesco a percorrerne anche cento. Importanti sono gli anni che di fatto una persona sente di avere e io sono un ’unietà’".

Come festeggerà questo importante traguardo?

"Niente di particolare, festeggio a Riccione e questo mi fa già piacere, perché qui oltretutto trent’anni fa mi sono sposato. Non avrei mai immaginato di festeggiare qua i miei settant’anni, perché di solito in aprile sono immerso nel mio lavoro a Milano. Eccomi invece a Riccione con i miei amici della Lista Cecchetto. Per il resto farò una cenetta con mia moglie e qualche amico più stretto. La sorpresa Mapi me l’ha già fatta per i miei sessant’anni: pensavo di andare in pizzeria coi nostri figli, mentre a casa mi ha fatto trovare Jovanotti, Fiorello, Max Pezzali e Jerry Scotti, è stato un compleanno indimenticabile".

C’è qualcosa che vorrebbe fare e che non ha ancora fatto?

"Vorrei diventare sindaco di Riccione. Continuerei a fare quello che ho sempre fatto: accontentare un gran numero di persone, è successo con la radio e con la televisione, con i dischi e producendo cantanti. Ora mi piacerebbe farlo nella comunità di Riccione, che frequento dagli anni Ottanta. Qui ho realizzato cose apprezzate, tant’è che in giro incontro ancora tanta gente che mi saluta e sorride. Quindi sono stracontento. Riccione mi ha dato tanto, è giunto il momento della restituzione".

Con oggi fa così un tris di feste!

"Pasqua, Pasquetta e compleanno, una bella staffetta e con tutta la mia famiglia. I miei figli sono venuti volentieri perché qui hanno amici e si trovano benissimo. Sarà un segno del destino: il 19 è il numero che segna il giorno della mia nascita e anche quello della costituzione del comune di Riccione avvenuto il 19 ottobre 1922. Speriamo ci leghi davvero! Jovanotti dopo essere stato ospite di Mara Venier su Raiuno, su Instagram ha scritto: tu e Riccione siete un’unica cosa".

La cosa più bella che le ha riservato la vita?

"Le cose belle sono tante: la conduzione di tre festival di Sanremo. A soli ventotto anni, cinque mesi dopo essere entrato in Rai, l’ho condotto seriamente ma con incoscienza. Poi due lotterie Fantastico, il Festivalbar, Un Disco per l’estate e DeeJay Televion".

E nel privato?

"La mia famiglia, è il massimo della vita. Sono talent scout e dovendo scegliere una donna per tutta la vita, ho pensato a me. Mi sono concentrato al massimo, e ce l’ho fatta, ho trovato Mapi un altro grande talento. Il collante sta nel capirsi, perdonarsi e volersi bene. Sono contento pure per i miei figli, per Jody che sta intraprendendo la mia strada a Rtl e Radio Zeta, e per Leonardo (Leo), che ama la musica, è un autore di canzoni".

Sul versante artistico cos’altro vorrebbe fare?

"Anche se concentrato sulla candidatura, per ora, venerdì 15 e sabato 16 luglio, a Milano farò San Siro canta Max con Pezzali, già con due sold out. Sarà un concerto di repertorio con grandi schermi che proietteranno i testi delle canzoni, un karaoke con 60mila persone che canteranno con Max".