
Benito Mussolini sulla spiaggia di Riccione
Non è ancora esploso ufficialmente, ma rischia di diventare un caso. Da giorni il mondo politico riccionese è in fermento per l’ipotesi di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Se ne parla in maggioranza, e naturalmente nel Pd, dove la questione crea non poco imbarazzo. La richiesta viene dall’Anpi ed è indirizzata a tutti i Comuni italiani in cui il capo del fascismo risulta ancora tra i cittadini benemeriti. La notizia della decisione presa nella vicina San Clemente ha surriscaldato il clima. L’amministrazione guidata da Mirna Cecchini ha infatti scelto la strada di revocare il riconoscimento e di tributarlo a Giacomo Matteotti. Già fissata la data, il 24 aprile, in cui il consiglio comunale cancellerà il nome di Mussolini dall’elenco dei cittadini onorari.
A Riccione la questione potrebbe approdare in aula nei prossimi giorni, preceduta da fibrillazioni tenute finora sottotraccia. Il nome del Duce è indissolubilmente legato alla Perla verde. La villa appartenuta alla famiglia porta ancora il suo nome, e questo è stato oggetto di ripetuti scontri ogni qualvolta è riemersa la richiesta di rimuovere la prova di quello storico legame. In questo caso, però, i fautori della proposta di revocare la cittadinanza ne fanno una questione di principio. A sostenerla è la parte del Pd schierata a sinistra, che ritiene simbolico quello strappo. Un precedente peraltro ignorato da gran parte dei riccionesi. Altri, nel partito, sono più cauti, ed eviterebbero volentieri di aprire un ‘caso’ sepolto negli archivi storici. Ma i problemi arriverebbero da alcune forze di maggioranza che non vedono di buon occhio l’idea di riportare a galla una questione ritenuta morta e sepolta. Insomma, un altro grattacapo per la giunta Angelini, che sta facendo ancora i conti con la rottura con Linus. Ovviamente si tratta di vicende molto diverse, ma in entrambi i casi pericolose per la tenuta della maggioranza.
La segreteria del Pd riccionese non si è ancora pronunciata ufficialmente sulla questione Mussolini, ma difficilmente prevarrà la linea di passarci sopra. Dunque toccherebbe al consiglio comunali affrontarla, con esiti tutti da verificare. Senza contare che un atto che altrove può sembrare scontato, nella città dove il Duce trascorreva le vacanze avrebbe un maggiore impatto mediatico e ricadute politiche molti più pesanti. Questo è quello che vuole evitare una parte della coalizione di centrosinistra. Trovarsi, a distanza di un secolo, a fare i conti con la storia e con il fantasma dell’"illustre ospite" della villa sul lungomare.