
Marcello (Fratelli d’Italia): "Pronti ad azioni eclatanti per fermare lo scempio". Parma (Pd): "L’impatto ambientale sarà devastante". Il 30 aprile si decide .
La decisione finale – salvo nuovi imprevisti – sarà presa il 30 aprile. Ma sui nuovi maxi impianti eolici al confine con la Valmarecchia la Regione Toscana, nonostante il ’no’ bipartisan di tanti parlamentari, sindaci, associazioni, comitati, il parere contrario della stessa Regione Emilia Romagna, è intenzionata ad andare avanti. Ha dato parere favorevole a ’Badia del vento’, complesso che prevede 57 pale alte 200 metri, sulla base della valutazione dell’impatto ambientale. La conferenza di servizi, che riunisce tutti gli enti competenti chiamati a esprimere un parere, si dovrebbe chiudere (come detto) il 30 aprile. Casteldelci sarà tra i comuni più penalizzati dai nuovi impianti, non l’unico. Tutta l’alta Valmarecchia rischia di pagare un prezzo pesantissimo in termini di impatto ambientale e paesaggistico. "Nonostante i tanti pareri contrari, la Regione Toscana è determinata a portare avanti il progetto. Pare che il Pd toscano vada per la sua strada. Chiediamo a Ellly Schlein di far ragionare i ’compagni’ toscani per fermare lo scempio", attacca il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Nicola Marcello. In Valmarecchia i venti di protesta soffiano sempre più forte, e FdI è pronta ad azioni eclatanti. "Se passerà il progetto di ’Badia del vento’ – promette Marcello – io, il sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli e altri per protesta ci incateneremo. Non è una provocazione: lo faremo. Ci metteremo in catene nei luoghi che saranno detuparti dalla presenza delle pale eoliche". Il sindaco di Casteldelci non esclude esposti.
Sulla questione, dopo il deputato Pd Andrea Gnassi e il senatore del M5s Marco Croatti, torna pure la consigliera regionale Pd Alice Parma: "I crinali e le aree a forte rischio idrogeologico vanno esclusi da qualsiasi ipotesi di installazione di impianti che rischiano di compromettere il già fragie equilibrio di queste zone. E poi c’è il tema della bellezza e del valore di territori come quelli di Casteldelci, dal punto di vista naturalistico e culturale, di vivibilità, di sostenibilità sociale e turistica. Valori che vanno preservati a ogni costo". La transizione ecologica "è fondamentale, ma non può essere una corsa cieca alla quantità. Deve essere sostenibile, compatibile con la vocazione dei territori e la partecipazione delle comunità locali. Non esistono soluzioni a impatto zero". "Stiamo ribadendo su tutti i tavoli la nostra contrarietà alla realizzazione di questi maxi impianti eolici – conclude la Parma – Ci auguriamo che la Regione Toscana non voglia assecondare questo errore".
Manuel Spadazzi