FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Chi ha ucciso Pierina, tracce di sangue ai raggi X: i compiti del super perito

Oggi in Tribunale il giudice conferirà l’incarico per svolgere gli accertamenti irripetibili sui reperti e sul Dna in incidente probatorio: si allungano i tempi delle indagini

Rimini, 28 giugno 2024 – La borsa di Pierina, dal manico danneggiato. La gonna e gli slip tagliati, indossati dalla donna la notte in cui è stata uccisa. E poi i frammenti dattiloscopici lasciati in alcune zone del seminterrato di via del Ciclamino e presunte tracce ematiche trovate su oggetti sequestrati dall’appartamento di Louis, oltre a un bisturi, un coltello da cucina e alcuni indumenti prelevati sempre dall’appartamento dell’unico, al momento, indagato per l’omicidio volontario aggravato di Pierina Paganelli. È un elenco schietto, asettico, quello che fa sfilare la somma di 15 reperti complessivi su cui da oggi si potrà procedere ad accertamenti irripetibili in sede di incidente probatorio.

Louis Dassilva dopo l’interrogatorio in Procura (foto Migliorini)
Louis Dassilva dopo l’interrogatorio in Procura (foto Migliorini)

Verrà infatti formalmente conferito oggi, alle 12 davanti al gip, l’incarico di eseguire i test al professor Emiliano Giardina, esperto di genetica medica all’università Tor Vergata di Roma. Il super perito dovrà adempiere allo svolgimento degli esami del Dna tenendo conto delle richieste presentate dalla difesa dell’indagato Louis Dassilva e degli esami così come già richiesti dal pm titolare del fascicolo Daniele Paci. Sono due sostanzialmente i plinti su cui poggerà lo svolgimento degli accertamenti tecnici irripetibili, come da richieste di difesa e accusa. Il primo riguarda l’attribuzione di paternità delle tracce biologiche che verranno ritrovate: se riconducibili all’indagato oppure, in caso di profili estranei al metalmeccanico 34enne, a terze persone da individuare tramite consultazione della Banca Dati Nazionale del Dna. Il secondo principio cardine sarà invece la definizione delle tempistiche e delle modalità di deposito delle tracce biologiche sul corpo di Pierina stessa o sugli oggetti che saranno analizzati.

Questo come effetto diretto del fatto che il gip abbia ritenuto la richiesta di incidente probatorio "rilevante" rispetto all’indagine, poiché se la perizia fosse disposta in sede di dibattimento ne potrebbe determinarne una sospensione superiore ai sessanta giorni. Da qui l’accoglimento della richiesta e la successiva disposizione di una proroga del termine delle indagini preliminari, in funzione del tempo necessario all’assunzione delle prove, in considerazione di quella che viene definita la "prevedibile complessità dell’incidente probatorio", i cui quesiti precisi saranno specificati oggi al momento del conferimento dell’incarico.

Dopo quasi 10 ore di interrogatorio dell’indagato in Procura, saranno perciò ora i reperti e il Dna a ’parlare’, per fornire agli inquirenti il tassello mancante nell’inchiesta, ossia la verità degli oggetti e delle analisi, nel tentativo ormai lungo nove mesi di dare finalmente una risposta alla Domanda: chi ha ucciso Pierina Paganelli?