"Stiamo valutando se presentare ricorso alla Corte di Giustizia Europea rispetto alla sentenza del Consiglio di Stato che ha assegnato al Comune di Bellaria Igea Marina il Palazzo dei Congressi realizzato da Aldo ’Veleno’ Foschi". La società Zenit srl sta consultando i propri legali dopo la doccia fredda della sentenza di novembre. Ma un nuovo ricorso sembra giuridicamente avere scarse prospettive. Il contenzioso è nato nel 2017, quando a seguito degli accertamenti che hanno rilevato una serie di abusi edilizi e opere convenzionate mai realizzate, il Comune ha ordinato la demolizione degli interventi e irregolari e, nel 2018, ha avviato la procedura di acquisizione della struttura al patrimonio pubblico.
Intanto, come si legge sull’albo pretorio comunale, una delibera di giunta del 9 gennaio fissa gli "indirizzi in merito all’utilizzo dell’immobile... a seguito della conclusione della vicenda giudiziaria con l’ex proprietà Centro Congressi sas di Zenit".
"Si tratta di necessari aggiornamenti di carattere formale – precisano dall’amministrazione comunale –, in quanto con quest’ultima sentenza il Centro congressi diventa definitivamente di proprietà del Comune. L’abbiamo inserito tra i ’beni inalienabili’ del patrimonio comunale".
"Andrà a questo punto riscritto e trasformato il contratto in essere con Bim Servizi (che gestisce la struttura da anni, ndr), che diventerà una concessione demaniale, non più un contratto. Non cambierà niente dal punto di vista pratico per la sede cittadina dell’Istituto alberghiero Malatesta di Rimini: ora dovremo fare un ’affidamento’ alla Provincia".