MARIO GRADARA
Cronaca

"Centinaia di insegnanti sul piede di guerra"

Gli avvocati dei No vax pronti a scatenare una dura battaglia legale "Il personale della scuola presenterà 300 ricorsi contro il Green pass"

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di Mario Gradara

"Sono circa 650 le persone che lavorano nel settore scolastico, per buona metà - oltre 300 - quelle del Riminese, che si sono rivolte a una ventina di studi legali, tra cui il nostro, per ricorrere contro l’obbligo del Green pass nelle scuole". Parla l’avvocato Luca Ventaloro (foto a sinistra), in prima linea sul fronte degli obblighi Covid. "Ci sono docenti, segretari, ausiliari, presidi, dalle primarie alle medie alle superiori. L’obiettivo dei ricorsi che presenteremo al Tar, mentre per ora abbiamo solo inviato diffide ai dirigenti delle scuole, è la disapplicazione dell’obbligo della certificazione di avvenuta vaccinazione". "Stiamo diffidando gli istituti scolastici e i dirigenti ad applicare la normativa e a verificare ipotesi di impiego diverso". "In questi giorni siamo assaliti dai lavoratori scolastici, proprio perché il mondo dell’obiezione, il mondo che non accetta questa vaccinazione all’interno della scuola è molto forte, sono veramente tanti, e molto agguerriti. E’ una questione di controlli da fare, da non fare. Li possono fare i dirigenti? O non li possono fare? Questione di privacy, questione di procedimenti disciplinari che avrebbero un altro iter. Quindi un’eventuale sospensione non può essere decisa dal dirigente scolastico. Il quale non può dichiarare assente uno che è presente in carne ed ossa. È un paradosso non solo giuridico, ma umano, antropologico: se arrivi 5 volte senza Green pass tu sei assente. Quindi ora c’è l’assalto egli insegnanti, perché è imminente l’inizio della scuola e la presa di possesso del ruolo. Poi si pone un problema: se lasceranno a casa alcuni insegnanti, faranno entrare dalle graduatorie altri, precari o meno. E si creerà un problema, perché il ruolo non si ottiene così".

Per Ventaloro "c’è un problema anche di diritto del lavoro e tutele sindacali. Piuttosto il sindacato dov’è, che fine ha fatto? Qui si toccano lo stipendio e il diritto del lavoro". Ventaloro stima "in oltre 800 i ricorsi già presentati al Tar (tramite vari avvocati) dal personale sanitario del Riminese non vaccinato: prime sentenze attese a metà settembre". Tra i legali, oltre una ventina, che stanno ricevendo richieste di tutela, anche Thomas Coppola e Marco Bosco, che di recente avevano presentato reclamo al garante della privacy per contestare l’obbligo del Green pass nei locali al chiuso. "Abbiamo diverse richieste da parte del personale scolastico – afferma Coppola –. Resta centrale la questione dell’obbligo vaccinale per alcune figure. L’altro giorno un sanitario mi ha mostrato il documento che si chiede di firmare a chi si vaccina: in pratica c’è una situazione di scarico di responsabilità da parte dello Stato. Se firmi accetti il rischio. Ciò non aiuta. Chi si rivolge a noi ha paura: è vero che va tutelata la salute degli altri, ma chiedono di fare tamponi, usare la mascherina, fare la quarantena. C’è chi è contrario al vaccino ma l’ha fatto per non essere sospeso dal proprio ordine professionale. Il Green pass è diventato un obbligo nascosto". "Si rivolgono a noi sia docenti e collaboratori scolastici che professionisti della sanità – fa eco l’avvocato Marco Bosco (foto a destra) – Ricordo che l’Unione Europea dice che non c’è obbligo a vaccinarsi. Di qui partiranno i nostri ricorsi. Non rivolti ai singoli presidi e direttori, nel caso della scuola, ma alle istituzioni".