LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Quella cena insieme prima della tragedia: le ultime ore della coppia morta nel Po

Stefano Del Re lavorava come Oss a Rimini, Lorena Vezzosi era al momento disoccupata. Hanno lasciato i figli minorenni a casa a Santarcangelo, poi non sono ancora chiari gli spostamenti: quel che è certo è che la loro auto è stata recuperata dalle acque del fiume a Casalmaggiore. L’ipotesi del femminicidio

A destra l'infermiere Stefano Del Re, 53 anni, morto assieme alla ex moglie (a sinistra) Lorenza Vezzosi, addetta alle pulizie di 51 anni.

A destra l'infermiere Stefano Del Re, 53 anni, morto assieme alla ex moglie (a sinistra) Lorenza Vezzosi, addetta alle pulizie di 51 anni.

Santarcangelo di Romagna (Rimini), 5 luglio 2024 – Stefano Del Re e Lorena Vezzosi, 53 e 51 anni, erano originari del Casalasco, nella bassa cremonese, ma dal 2018 abitavano a Santarcangelo, in via Terranova, insieme ai due figli minorenni, dove si erano trasferiti per motivi lavorativi.

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Lui lavorava come Oss a Rimini, mentre lei risultava al momento disoccupata, anche se saltuariamente si occupava delle pulizie all’interno del condominio. Secondo alcune testimonianze, non formavano più una coppia da diversi mesi, almeno dallo scorso dicembre, riferisce qualcuno. Tuttavia erano rimasti in buoni rapporti e continuavano di tanto in tanto a vedersi e a trascorrere del tempo insieme. Lui si era trasferito in un albergo/B&B, a pochi chilometri di distanza dalla casa, e spesso lo si vedeva da quelle parti. I figli erano soliti trascorrere del tempo sia con l’uno che con l’altro genitore.

I frame del video dell'auto che cade in acqua nel Po: a bordo c'erano Lorena Vezzosi e Stefano Del Re
I frame del video dell'auto che cade in acqua nel Po: a bordo c'erano Lorena Vezzosi e Stefano Del Re

Stando a quanto emerso, giovedì pomeriggio avrebbero detto ai ragazzini che sarebbero usciti fuori a cena. Non è chiaro, a quel punto, quali siano stati i loro spostamenti, se abbiano effettivamente trascorso la serata al ristorante o in qualche altro locale. Nè è chiaro se siano giunti entrambi fino a Casalmaggiore (che da Santarcangelo dista circa 220 km, che possono essere percorsi in circa 2 ore e 40 di auto) o se nel momento in cui la Nissan ha costeggiato il fiume Po attorno alle tre di notte, la Vezzosi fosse già morta. Domande a cui dovranno essere ora gli inquirenti a dare una risposta.

Auto nel Po a Cremona: morti Stefano Del Re, 53 anni, e dell'ex moglie Lorena Vezzosi, 51, che risiedevano a Santarcangelo di Romagna
Auto nel Po a Cremona: morti Stefano Del Re, 53 anni, e dell'ex moglie Lorena Vezzosi, 51, che risiedevano a Santarcangelo di Romagna

I figli della coppia hanno dunque trascorso la notte da soli, nell’appartamento di via Terranova, ignari con ogni probabilità di quello che stava accadendo a centinaia di chilometri di distanza. Ad andarli a prendere, al mattino, è stato lo zio paterno. I piccoli sono stati affidati ai servizi sociali del Comune di Santarcangelo che stanno ora “monitorando attentamente la situazione”. Per il Comune si tratta di “una tragedia che colpisce l’intera comunità anche alla luce delle ipotesi attualmente al vaglio delle autorità preposte alle indagini. L’intera comunità di Santarcangelo si stringe intorno ai familiari, che saranno supportati con tutte le possibilità a disposizione dell’amministrazione comunale”. “Siamo ancora sotto choc, non ci sono parole per descrivere questa tragedia”, racconta un vicino di casa della coppia. “So che da tempo non vivevano più insieme, ma continuavano lo stesso a frequentarsi, sembravano affiatati”.

Cos’è successo

Un'auto caduta nel Po di notte, un uomo e una donna inghiottiti dalle acque: sembrava un incidente, ma con il passare delle ore si è fatta strada l'ipotesi dell'ennesimo femminicidio-suicidio per la morte di Stefano Del Re, 53 anni, e dell'ex moglie Lorena Vezzosi, 51.

Quando i vigili del fuoco, intorno alle 7 di questa mattina, hanno recuperato dal fiume l'auto, una Nissan intestata all'infermiere e ritrovata senza le targhe, si è subito pensato a un incidente. Acquisite testimonianze e filmati, e valutate le molte anomalie via via emerse, si è fatta strada l'ipotesi più dura, quella di un femminicidio: manca ancora la certezza assoluta ma l'inchiesta, coordinata dalla procura della Repubblica di Cremona e gestita sul campo dai carabinieri cremonesi in collaborazione con i colleghi romagnoli, è aperta con l'ipotesi di omicidio suicidio.