di Manuel Spadazzi
È stata una maratona di eventi, con oltre 100 appuntamenti dai lidi di Comacchio fino a Cattolica, passando per Ferrara. Eppure la Notte Rosa, che ha festeggiato quest’anno le 18 edizioni, è stata accompagnata – durante e dopo – dall’ennesimo coro di polemiche. C’è chi la considera un evento superato e chi sta raccogliendo le firme per abolirla. Sarà (forse) anche perché durante il ’weekend rosa’ non c’è stato quel boom di turisti in Riviera in cui tanti speravano. "Ma io certe critiche non le comprendo", dice amareggiato Claudio Cecchetto. Per il noto produttore e conduttore, diventato il regista dei grandi eventi in Romagna, "anziché dire cosa non va nella Notte Rosa, bisogna che i romagnoli comincino a dire cosa si può fare per migliorarla".
Quindi di mandare in pensione la Notte Rosa non se ne parla?
"Perché dovremmo farlo? Guardate che nel resto d’Italia e anche all’estero la Notte Rosa ce la invidiano. Alzi la mano chi mi può citare un solo evento del genere che riesce ad andare avanti da 18 anni...".
Però ammetterà che il rosa si è stinto parecchio: tanti concerti sì, ma poche scenografie e allestimenti. Il clima non pare più quello di una volta...
"Io sarò di parte, ma l’ho vissuta a fondo e posso solo dire bene di questa edizione della Notte Rosa. Ho visto migliaia di turisti emozionarsi nei tanti appuntamenti che avevamo in programma, dai concertoni di piazza a quelli all’alba in spiaggia, dagli spettacoli offerti dai bagnini alle altre iniziative, sport incluso".
Fin qui i pregi. I difetti di questa edizione?
"Se la costa si è vestita a festa e ne ha beneficiato, lo stesso non è stato nei comuni dell’entroterra. Poi, come ho detto fin dall’inizio, è chiaro che tutti vogliamo migliorare. A breve rivedrò l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini e il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, per buttare giù alcune idee. E nel 2024 si vedrà una Notte Rosa più internazionale".
Dedicata ai turisti stranieri?
"Diciamo che vogliamo integrare le tradizioni romagnole con quelle dei paesi a noi più vicini, come Germania, Austria, Svizzera, Francia, per esempio. Ho lanciato la provocazione di una sorta di Oktober fest durante la Notte Rosa, per far capire a che cosa puntiamo. Magari inviteremo anche alcuni famosi personaggio stranieri. Ma, prima, vorrei che i romagnoli che criticano la Notte Rosa cambiassero un po’ il loro atteggiamento".
In che modo?
" I protagonisti della Notte Rosa non sono soltanto i turisti ma gli stessi imprenditori. Albergatori, bagnini, ristoratori, negozianti. Vorrei vedere più protagonismotra gli operatori: non puoi mettere le bandierine rosa di 18 anni fa... Servono cose nuove e fresche. E magari anche un contributo economico all’evento".
Insomma: gli imprenditori devono tornare protagonisti.
"Sì. E a chi critica dico che rinunciare alla Notte Rosa sarebbe un errore. Anche il Festival di Sanremo è sempre criticato, ma va avanti dal 1951 ed è ancora oggi un successo".