
Davide Puricelli e Michela Gentilini
Vetrine vuote e negozi di abbigliamento che chiudono, dal corso d’Augusto fino alle piazze: è questo il destino di una parte del commercio riminese. In questa realtà però c’è ancora chi punta sul centro storico, proprio come Vademecum, il negozio di abbigliamento originariamente aperto in via Soardi, che quest’anno festeggia 10 anni di attività, regalandosi un nuovo punto vendita più grande, ma sempre rigorosamente nella stessa zona, in via Sigismondo. "Noi siamo sempre più convinti che puntare sul centro di Rimini sia la scelta giusta – dice la titolare Michela Gentilini –. Non potremmo mai pensare di spostarci altrove, alla fine è il venditore che fa la piazza e i social danno una grande mano. I tempi sono cambiati e la vera vetrina si mostra online, promuovendo i prodotti e facendosi conoscere: tutto questo aiuta molto".
Lo spazio dell’attività aperta nel 2015 da Michela Gentilini e dal marito Davide Puricelli ormai non bastava più, sono tanti i clienti che vengono direttamente a Rimini per comprare da Vademecum e farsi coccolare all’interno dello store.
Per questo il ‘nuovo’ Vademecum ha inaugurato lo scorso 19 aprile, spostandosi definitivamente in un’altra sede. "Ci trasferiamo di un’ottantina di metri perché il vecchio negozio non ci bastava più e quindi abbiamo deciso di puntare su un nuovo locale più moderno e al passo con i tempi. Molto simile a quello di una grande metropoli, ma nel cuore pulsante di Rimini". Reparto donna e uomo, bikini e costumi, ma anche un corner per i profumi di nicchia, complementi d’arredo e un angolo bar per regalare una caccola in più ai clienti.
Il nuovo negozio di via Sigismondo si estende per 160 metri quadrati, tra divani gonfiabili color fluo, un magic cube che proietta continuamente immagini sul muro e un’atmosfera moderna firmata dall’architetto Lucia Serafini. "Il centro ha ancora tante cose da dare, ma il vero sforzo lo devono fare i negozianti: i clienti non capitano più per caso come una volta. Con il Covid abbiamo capito che bisognava rimboccarsi le mani e da lì non abbiamo più smesso. Durante la pandemia – continua Gentilini – abbiamo iniziato ad usare i social in maniera massiva, condividendo stories e mostrando i nostri prodotti a più persone possibile. È una ricetta perfetta che poi si è dimostrata valere anche nel periodo successivo".
Federico Tommasini