MARIO GRADARA
Cronaca

C’è chi rischia la beffa: "Così si affossa il turismo"

Cristian Paci, titolare dei bagni 35 e 36, due anni fa ha acquistato il 37

Cristian Paci è al timone del nuovo maxi-stabilimento Adriatic Village

Cristian Paci è al timone del nuovo maxi-stabilimento Adriatic Village

"Spaventato? Certo che sono spaventato. Nel turismo io ci ho sempre creduto. E continuo a crederci. Ma sono convinto che se si dovesse procedere con i bandi per le concessioni di spiaggia, come indicato nella lettera dell’Unione europea all’Italia, sarebbe la fine del modello turistico della Romagna, così come quello delle Marche e altre regioni italiane. Un modello che si è dimostrato vincente nei decenni". Cristian Paci nel turismo ci crede non solo a parole. Titolare del bagno 35 di Marina Centro, insieme a Tommaso Frassineti, titolare dello stabilimento 36, due anni fa con due nuovi soci ha comprato il vicino bagno 37: il nuovo maxi-stabilimento si chiama Adriatic Village.

Pentito dell’acquisto, visti i chiari di luna?

"Non sono pentito – continua Paci –. La nostra è stata una scommessa. Ci hanno dato dei folli. Ma noi crediamo nel nostro lavoro. E sono convinto che il nostro futuro sarà ancora qui sulla spiaggia. Non voglio credere che la scommessa l’abbiamo persa".

Anche se nella lettera dell’Ue alministero delle Infrastrutture, in vista dell’emanazione entro marzo del decreto attuativo per le riassegnazioni dopo la proroga al 2027, di fatto si affondano gli indennizzi?

"Voglio pensare ancora che prevarrà il buon senso".

Ovvero?

"Applicare alla lettera le indicazioni più recenti venute dall’Ue vorrebbe dire fare tabula rasa del valore d’impresa delle nostre attività, degli investimenti fatti e di quelli futuri".

L’Unione europea punta ad aumentare la concorrenza, quindi – almeno sulla carta – la qualità dei servizi...

"I nostri servizi, come riconoscono milioni di turisti che da una vita vengono in vacanza da noi, sono di un livello assolutamente alto. Il cosiddetto ‘modello turistico romagnolo’ è un unicum in Italia. Procedendo a fari spenti lo si affossa semplicemente".

A favore di chi, secondo lei?

"Di fatto sarebbero incentivati i grandi gruppi. Acquisisci la spiaggia solo se hai soldi, molti soldi. Le banche non danno soldi a un 20enne, o a un operaio che vuol cambiare lavoro. Abbiamo appena visto in alcune località balneari del Veneto acquisizioni anche di una decina di spiagge da parte di un unico soggetto. Questo non è favorire né la concorrenza né i servizi. Vuol dire fare lievitare i prezzi, mettere in spiaggia solo dei dipendenti, far naufragare il collante che lega da ormai un secolo i vacanzieri al nostro territorio".

Qual è?

"Per quel che riguarda la spiaggia, certamente il rapporto personale con il bagnino".

Quindi, non tocchiamo niente?

"I cambiamenti si possono fare, ma con la testa. Se affondi il turismo, affondi tutta l’economia di Rimini, non solo i bagnini".

m. gra.