ANDREA OLIVA
Cronaca

Cavalleria rusticana e Pagliacci inaugurano la stagione lirica del Galli

A Rimini doppio appuntamento con i capolavori di Mascagni e Leoncavallo. Il regista Kartaloff: "Due opere attualissime che raccontano storie di libertà" .

A Rimini doppio appuntamento con i capolavori di Mascagni e Leoncavallo. Il regista Kartaloff: "Due opere attualissime che raccontano storie di libertà" .

A Rimini doppio appuntamento con i capolavori di Mascagni e Leoncavallo. Il regista Kartaloff: "Due opere attualissime che raccontano storie di libertà" .

È tempo di opera al Teatro Galli. La nuova stagione lirica parte questo fine settimana con Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni in accoppiata a Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Le opere saranno in scena domani alle 20 e in replica domenica alle 15,30. Si tratta di un dittico che ormai è diventato un classico. I due capolavori del verismo italiano verranno proposti in un nuovo allestimento presentato da una coproduzione internazionale che, insieme al Teatro Galli, coinvolge il Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatri di Piacenza, il Teatro dell’Opera di Sofia. La regia è affidata a Plamen Kartaloff, la scenografia a Giacomo Andrico. Sul palco ci sarà un cast affermato che vedrà – tra gli altri – Teresa Romano, Daniela Schillaci, Fabián Veloz, Sung-Kyu Park. Sul podio dell’orchestra dell’Emilia Romagna ’Arturo Toscanini’ salirà il direttore Aldo Sisillo.

"È noto che, fin dalla genesi della loro opera teatrale, Cavalleria rusticana e Pagliacci sono forse le opere rappresentate in dittico più frequentemente al mondo – scrive il regista Kartaloff – Le opere sono state inevitabilmente legate tra loro per essere eseguite insieme nella stessa sera, certamente per la loro forte appartenenza al movimento culturale italiano che prese piede tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e che viene definito come verismo. La messa in scena di queste due opere esige dunque una certa fedeltà ai testi, ai luoghi, ai temi, ma offre anche l’occasione di riflettere sull’assoluta modernità, purtroppo, di cui le due opere si occupano". A legare le due opere è il sentimento comune. "Quello che accomuna i due titoli è soprattutto il teatro della passione. Personaggi forti che appaiono timidi, ma si sviluppano molto rapidamente ed esplodono in poco tempo. Nonostante la loro diversità sono profondamente e fatalmente interconnessi. I personaggi principali di entrambe le opere sono intrappolati nella loro libera scelta verso la felicità... Il risultato è la ricompensa della ghigliottina". Storie di ieri, che "sono anche storie di oggi. Storie che vogliamo raccontare con la semplicità dei fatti così come sono accaduti". Un grande appuntamento per la nuova stagione lirica del Galli. Pochissimi i biglietti ancora disponibili.