
Beppe Maniglia
Cattolica, 28 agosto 2015 - Da trent'anni la sua chitarra elettrica e la sua Harley Davidson sono un’attrazione per i turisti in visita a Cattolica.«Ma se continuano a mettermi i bastoni tra le ruote, io qui la prossima estate non ci metto più piede». Parola di Beppe Maniglia, all’anagrafe Giuseppe Fiuggi, lo stravagante musicista originario di Bologna, dove tra l’altro intende candidarsi a sindaco. Ogni estate puntualmente l’artista le Due Torri per venire a esibirsi a Cattolica, in piazza Primo Maggio, che da giugno a settembre si trasforma per un’ora al giorno nel suo palco.
Peccato che quest’anno la musica di Beppe non sia andata giù a qualche albergatore, che ha preso carta e penna e scritto una lettera al Comune, lamentandosi, oltre che per il volume dei concerti, del fatto che il musicista «occupi quasi ogni sera piazza Primo Maggio». L’amministrazione non poteva certo restare a guardare. «Non è la prima volta che riceviamo lamentele su Beppe Maniglia – conferma l’assessore alla Polizia municipale, Giampiero Galvani –. In assenza di un regolamento sugli artisti di strada, Maniglia può continuare a svolgere le sue performance anche senza avere richiesto l’autorizzazione, che a mio avviso sarebbe invece necessaria dato l’utilizzo di un amplificatore durante i concerti. In attesa del regolamento, che dovrebbe approdare nella prossima seduta di consiglio, ho chiesto ai vigili di compiere degli accertamenti sulla sua posizione: nel caso, prenderemo dei provvedimenti».
Per Beppe Maniglia, che nella sua Bologna ha già dovuto scontrarsi con la polizia municipale, collezionando decine multe, si prospetta dunque un finale di stagione da ‘sorvegliato speciale’. Lo stesso musicista non nasconde le perplessità. «Mi domando a chi possa dare fastidio la mia musica – dice il 72enne bolognese –. Inizio a suonare alle 22 e alle 23 ho già finito. Non faccio nulla di male e soprattutto non disturbo il sonno di nessuno. Forse la mia presenza non piace a qualche albergatore troppo intollerante o a qualche altro artista di strada, perché turisti e cattolichini apprezzano sempre le mie esibizioni. In tanti mi fermano per complimentarsi. Sfido i vigili a chiedere ai passanti se davvero i miei show sono tanto insopportabili. Mi considero un pezzo di storia di questa piccola città, ma se continua così a Cattolica non ci tornerò più».