REDAZIONE RIMINI

Cattolica, apre centro per i pazienti non gravi

All’ospedale Cervesi il primo Cau della Romagna insieme a Cervia. Medici e infermieri a disposizione sette giorni su sette

Cattolica, apre centro per i pazienti non gravi

Un importante passo avanti nel potenziamento della medicina territoriale a Cattolica. Da ieri è ufficialmente operativo il primo Centro di assistenza urgenza della Romagna (con quello di Cervia). Il Cau, dunque, è all’esordio. "È attivo all’ospedale Cervesi e fa capo alle cure primarie – precisa l’Ausl della Romagna – con medici di assistenza primaria e infermieri, pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi di salute urgenti ma non gravi, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, in accesso diretto. La struttura sanitaria rappresenta un’evoluzione dei punti di primo intervento come punto di riferimento per cittadini e turisti". Prende così il via ufficialmente la riforma dell’emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale. L’obiettivo strategico resta il rafforzamento delle cure primarie sul territorio "rendendo maggiormente appropriato l’accesso alle strutture di emergenza come il pronto soccorso – prosegue l’Ausl – Attualmente i codici bianchi e verdi che accedono alle strutture di pronto soccorso risultano essere circa il 60% dei casi totali. I Cau, invece, garantiranno risposte ai bisogni urgenti episodici in stretta connessione con il medico di medicina generale e il pediatra, al fine di garantire le risposte necessarie in un’ottica di continuità e integrazione delle cure". A conferma della nuova linea l’Ausl precisa: "Da luglio a dicembre 2022 la media giornaliera degli accessi alla struttura cattolichina è stata: 59 a luglio, 60 a agosto, 41 a settembre, 36 a ottobre, 31 a novembre e 28 a dicembre. Ma a conferma della forte vocazione alla bassa complessità c’è l’analisi degli accessi (periodo osservazione 14 febbraio 2023 – 14 marzo 2023): su 361 pazienti, il 70% ha trovato risposta al proprio bisogno assistenziale con la sola visita e accertamento radiologico".

I Cau possono, dunque, erogare le seguenti prestazioni: visita medica (i sintomi per cui presentarsi al Cau sono diversi, dal mal di testa ai traumi lievi) certificazioni, trattamento farmacologico al bisogno, prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali, procedure chirurgiche minori. "Accedendo al Cau – prosegue l’Ausl – i cittadini vengono accolti dall’infermiere che procede con l’intervista di inquadramento del bisogno, a cui segue la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici. Il medico del Cau può poi valutare, e se necessario prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso Cau. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento deve essere valutato dal medico di medicina generale o dal pediatra". La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti nei Centri di assistenza urgenza sono gratuiti per tutti i cittadini residenti eo assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita prevede una partecipazione alla spesa pari a 20 euro.

Luca Pizzagalli