Caso Pantani, la Procura: "Inchiesta verso la fine" I legali della famiglia preparano altre prove

Nelle ultime settimane nuovi interrogatori dei carabinieri. Riascoltato il tassista di Cesenatico

Caso Pantani, la Procura: "Inchiesta verso la fine"  I legali della famiglia preparano altre prove

Caso Pantani, la Procura: "Inchiesta verso la fine" I legali della famiglia preparano altre prove

Marco Pantani era solo il giorno in cui morì, esattamente 19 anni fa, nella stanza dell’hotel Le Rose? Con chi e come il Pirata ha trascorso le ultime ore di vita di quel maledetto 14 febbraio del 2004, prima di morire per l’overdose di cocaina e farmaci antidepressivi? L’inchiesta (la terza) sulla tragedia di Pantani, avviata nel 2019 dalla Procura di Rimini, è giunta praticamente al termine. "Stiamo leggendo gli atti dei lavori della commissione antimafia sul caso Pantani e siamo nella fase conclusiva della nostra indagine", si limita a confermare il procuratore capo, Elisabetta Melotti. Di più non aggiunge per ora la Melotti. Quel che è certo è che i carabinieri hanno condotto nuovi interrogatori sul caso Pantani anche nelle ultime settimane. E da quanto trapela, tra le persone riascoltate dai militari ci sarebbe anche il tassista di Cesenatico, Mario, che aveva raccontato di aver portate due ragazze in hotel da Pantani la mattina del 14 febbraio 2004, poche ore prima della morte. La sua versione era stata poi smentita da una delle due donne, interrogata dai carabinieri (l’altra è morta).

Sull’indagine c’è massimo riserbo da parte della Procura. L’impressione è che si stia andando verso le stesse conclusioni delle prime due inchieste: la morte del Pirata sarebbe stata causata da un’overdose. Ma i legali della famiglia Pantani, Fiorenzo e Alberto Alessi, sono decisi ad andare avanti con le indagini difensive e a consegnare nuovo materiale, e sulla morte del Pirata, e sui fatti di Madonna di Campiglio del 1999, quando Pantani fu squalificato per doping e perse un Giro d’Italia che pareva aver già vinto. Per la commissione antimafia è "compatibile" l’ipotesi che sia stata manomessa la provetta di Pantani a Madonna di Campiglio. Così come, ha rilevato l’antimafia nella relazione finale, restano dubbi sulla ricostruzione della tragedia del campione di Cesenatico. "Stiamo proseguendo la nostra attività di indagine – dicono gli avvocati della famiglia Pantani – Con la Procura di Rimini c’è la massima collaborazione". Così come con i procuratori di Trento e Forlì, con cui ci sono stati incontri - nelle settimane passate - sui fatti di Madonna di Campiglio e sulle presunte infiltrazioni della malavita sulle scommesse clandestine sul Giro d’Italia del 1999.

Manuel Spadazzi