"Con sempre maggior frequenza incontriamo persone che ci raccontano di non farcela più ad arrivare a fine mese". A raccontarlo è l’associazione consumatori sammarinesi. "Hanno sempre maggiori difficoltà – riferiscono con preoccupazione – pur lavorando o essendo in pensione. Non possiamo rimanere immobili come Paese di fronte a un caro prezzi che sta riducendo ai minimi termini il potere di acquisto delle famiglie, degli anziani ma anche dei genitori separati, single o giovani che faticano a sbarcare il lunario".
Uno stile di vita sottotono, secondo Ucs, "non può diventare ‘normalità’, occorre fare i conti e porre correttivi di aiuto nei confronti di un’inflazione che continua a erodere risparmi, stipendi e pensioni". L’assoconsumatori di una cosa è certa. "Ci troviamo di fronte a una situazione grave e allarmante che deve trovare risposte immediate e concrete. Lo Stato deve smettere di stare alla finestra". In Italia "esiste una Commissione di allerta rapida, definita con l’ultimo decreto Trasparenza, che può avviare azioni concrete, a San Marino esiste una commissione prezzi che va potenziata e che dovrebbe riunirsi molto più spesso su convocazione del presidente e a cui abbiamo chiesto di essere inseriti da anni".