REDAZIONE RIMINI

Carabiniere indagato a Rimini, Bignami: “Pronti a modificare la legge per chi difende l’incolumità pubblica”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera difende il militare Luciano Masini che ha neutralizzato a colpi di pistola, nella notte di San Silvestro Muhammad Sitta, mentre con un coltello stava seminando il panico e ferito quattro persone: “Chi compie il proprio dovere non deve essere indagato”

Rimini, 3 gennaio 2025 – “Fratelli d’Italia sta riflettendo sulla possibilità di introdurre modifiche alla legge” per non arrivare ad indagare chi, come il luogotenente dei carabinieri Luciano Masini, “ha difeso l’incolumità pubblica indossando la divisa e servendo le istituzioni”. Lo annuncia il presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami in merito alla tragedia accaduta a Villa Verucchio, paese in provincia di Rimini, la notte di San Silvestro.

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Il militare – che da anni guida la stazione del paese (la famiglia è originaria di Polinago e in precedenza aveva prestato servizio anche a Frassinoro, nel Modenese) – ha evitato una strage, quando ha sparato e ucciso Muhammad Sitta, 23enne egiziano richiedente asilo, mentre stava seminando il panico, dopo aver accoltellato e ferito quattro persone, apparentemente senza un motivo. 

Il carabiniere ora è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Un atto dovuto, ma Villa Verucchio si è schierata dalla parte del luogotenente Masini con una manifestazione pubblica in strada e avendo promosso una raccolta fondi per aiutare il militare a pagare le spese legali.

“Abbiamo ritenuto doveroso portare i saluti di Fratelli d’Italia ai carabinieri di Verucchio e Rimini proprio per ringraziarli dell’opera che quotidianamente svolgono anche a fronte di episodi come quelli avvenuti la notte di San Silvestro – dice Bignami, dopo le parole del ministro Salvini –, che evidentemente costituiscono una situazione drammatica ma che era necessario si svolgesse esattamente come si è svolta, per la professionalità, la competenza e la preparazione dei nostri militari”.

"E’ chiaro che la magistratura deve procedere a degli accertamenti – aggiunge il capogruppo di Fratelli d’Italia – ma è altrettanto chiaro che a molti di noi lascia perplessa l’esigenza di procedere ad indagare il carabiniere. Ed è per questo che Fratelli d’Italia sta riflettendo sulla possibilità di introdurre modifiche legislative che consentano di non arrivare all’iscrizione nel registro degli indagati per chi ha difeso l’incolumità pubblica indossando la divisa e servendo le istituzioni”. 

"E’ necessario introdurre una modifica legislativa che consenta di non pervenire a una iscrizione nel registro degli indagati quando l’evidenza dei fatti dimostra come la correttezza e la professionalità con cui si è agito siano al di sopra di ogni sospetto – specifica Bignami -. E’ altrettanto chiaro che serve la condivisione fra tutte le forze politiche e, in questo, dispiace il silenzio che viene dalla sinistra, la quale non ha speso una parola di vicinanza e solidarietà e nemmeno di apprezzamento dell’opera svolta” dal carabiniere, “cosa che invece la comunità locale, che è molto più concreta, ha fatto con una manifestazione spontanea”.

Infine, Bignami chiede che “l’Arma debba, con la propria autonomia valutare anche il riconoscimento di quello che è stato fatto con professionalità” da Masini, “perché certamente costituisce un esempio. Pensiamo a cosa sarebbe potuto accadere se non fosse stato” neutralizzato l’aggressore. Per puro miracolo non siamo qui a piangere delle vittime”.

Ora bisognerà aspettare le indagini della magistratura per capire quale sia stato il motivo per il quale Sitta abbia agito in quel modo.