MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Cane si lascia morire dopo l'addio del padrone

La storia del doberman Joe: stava per essere adottato da una famiglia

Un’immagine di Joe scattata al canile poco dopo il suo arrivo: il cane è morto nel giorno in cui sarebbe stato adottato dalla nuova famiglia

Rimini, 31 luglio 2016 - Joe non ce l’ha fatta. Non ha retto al dolore per la morte del padrone. Dopo la sua scomparsa, questo splendido dobermann di undici anni era finito in canile, a Montescudo. La famiglia, residente a Rimini, morto il padrone dell’animale, non riusciva più a prendersi cura di Joe e così a malincuore a giugno aveva rinunciato alla proprietà del cane, nella speranza che il canile riuscisse a trovare un’altra famiglia pronta a portarlo a casa e ad accudirlo. Purtroppo Joe non ci è mai arrivato nella nuova casa: è morto il giorno stesso in cui stava per essere prelevato dalla struttura di Vallecchio. La perdita di Joe, avvenuta qualche settimana fa, ha scosso tutti i volontari del canile e commosso i tanti riminesi che si erano dati da fare per trovargli una nuova famiglia

«Mi è morto praticamente tra le braccia – racconta Paola Calcagnini, veterinaria che lavora con il canile di Vallecchio – Quella mattina, appena arrivata alla struttura, una delle volontarie mi ha chiama trafelata e mi dice che Joe stava malissimo. Quando ho provato a rianimarlo, era già troppo tardi: il suo cuore ha smesso di battere proprio mentre lo soccorrevo». E al canile di Montescudo, dove il dobermann era stato portato dalla famiglia dopo la scomparsa del proprietario, un 50enne riminese deceduto per una grave e improvvisa malattia, non hanno dubbi: «Joe è sicuramente morto di dolore, dopo poche settimane dalla scomparsa del suo padrone. Era molto affezionato, lui e il padrone vivevano quasi in simbiosi – raccontano la Calcagnini e le volontarie del canile – Non ha retto alla sua scomparsa».

Il destino ha voluto che Joe se ne andasse proprio nel giorno in cui stava per arrivare per lui la sistemazione in una nuova casa. Ed era stata un’impresa. «Trovare un padrone per un dobermann è sempre difficile – ammette la veterinaria – Inoltre Joe aveva giò 11 anni, era piuttosto avanti insomma con l’età. Nonostante tutto, alla fine in pochi giorni eravamo riusciti a trovargli un’altra famiglia, che purtroppo non ha mai potuto conoscere».

Il caso di Joe è finito male, ma al canile di Montescudo così come al ‘Cerni’ di Rimini ci sono ancora tanti animali da adottare. Purtroppo la rinuncia di proprietà dei cani è diventata una pratica sempre più diffusa, e sono le strutture poi a doversi prendere cura di questi cani che prima di arrivare in canile hanno vissuto in famiglia. Lo sa bene Ares, un mastino napoletano di oltre 70 chili, appena arrivato a Montescudo. In questo caso il cane è stato portato in canile perché la famiglia proprietaria si è trasferita, e nella nuova abitazione non poteva più prendersi cura di lui. «Ora speriamo di trovare una nuova sistemazione anche per lui».