
Patrizia Rinaldis, presidente riminese di Federalberghi
Rimini, 28 marzo 2025 – “Vendono stanze doppie per un pugno di euro? Bene, le compro e le regalo. Almeno faccio beneficenza per aiutare le persone in difficoltà nei mesi freddi”.
La proposta provocatoria, fatta a nome e per conto di Aia Federalberghi, è della presidente Patrizia Rinaldis. Che da anni si batte per contrastare il fenomeno delle ‘offerte indecenti’.
“Chi mette in vendita camere d’albergo per quattro soldi – osserva Rinaldis – lede l’immagine turistica di Rimini. Noi come Federalberghi abbiamo deciso di prendere le camere che sui siti vengono proposte a cifre bassissime, dai 7 ai 15 euro per la doppia, colazione compresa. In queste ultime settimane di inverno le metteremo a disposizione gratuitamente a chi ne ha bisogno, le tante famiglie che sono alla ricerca di alloggi sociali. Ovviamente dopo aver verificato che gli alberghi in questione siano completamente a norma”.
A proporre soggiorni alberghieri a prezzi stracciati in questo periodo (ma il fenomeno è annuale) non sono solo alberghi marginali, con pochi servizi o collocati in zone periferiche del territorio.
“Spesso e volentieri compaiono anche offertacce da parte di qualche hotel quattro stelle di Marina Centro”, aggiunge Rinaldis. “Dai monitoraggio che effettuiamo periodicamente – prosegue – emerge non di rado che le strutture che propongono stanze per 12-13 euro, nel giro di qualche ora portano il prezzo a cifre astronomiche, anche 1.700 euro. Evidentemente qualcosa non quadra. Si può pensare lo facciano per mantenere la loro presenza sui siti anche in periodi ’morti’, ma non va. Spesso molte strutture riportano sul loro sito giudizi altissimi, voto 10, per ’soggiorni incompleti’: altra contraddizione. Chi prenota per due o tre giorni, e se ne va dopo uno solo, difficilmente elargisce giudizi così lusinghieri. Come Federalberghi chiediamo a Booking di tutelare sia il nostro sistema ricettivo che i turisti stessi, con verifiche più possibile puntuali su annunci e recensioni”.
“Visto che con 7-8 euro non mangi neppure una pizza – ribadisce la presidente –, dovrebbero essere le stesse strutture ricettive del territorio a fare da sentinelle segnalando, come peraltro accade, eventuali situazioni bordeline. Assieme ovviamente agli organi di controllo istituzionali, ai quali come Federalberghi continuiamo a chiedere la massima vigilanza su fenomeni distorsivi per il mercato”.
Oltre a qualche caso limite, come osserva il manager turistico Mauro Santinato, “il vero scandalo è che su Booking in questi giorni si trovino in media un centinaio di alberghi, sui 250 aperti attualmente, che propongono la camera doppia a meno di 50 euro, 25 euro a persona. E anche meno. E non parliamo solo di strutture a tre stelle, nell’elenco ci sono anche dei quattro stelle. Nelle svendite non c’è futuro. La riqualificazione urbana attuata e in atto permetterebbe di praticare tariffe più congrue. Non ha senso giocare sempre al ribasso”. “Il problema dei prezzi bassi c’è da tanti anni – aggiunge –. Rimini è sempre stata una destinazione con i prezzi più bassi di tutto il resto d’Italia, ma qui si parla di prezzi oltre ogni logica. Dieci o 15 euro sono una esagerazione, ma anche tutti quelli che vendono normalmente camere doppie a 32-33 euro sono scandalosi. Non si fa business con questi prezzi e la conseguenza è la totale mancanza di investimenti. Se uno investe, poi non vende a quattro soldi. E se non favoriamo gli investimenti, non ne usciremo”.