Fratturato e beffato, con tanto di verbale dei vigili. Mirco Piva è un imprenditore che il 22 luglio si trovava a percorrere il lungomare di Misano con la sua bicicletta da corsa. "Quando sono arrivato all’altezza della rotonda davanti a Portoverde mi sono immesso per svoltare. Andavo piano, ma è bastato un attimo e nel percorrere la rotonda sono caduto a terra". Il primo istinto è quello di rialzarsi, ma la gamba faceva un gran male. "Si è fermata un’auto e alla signora ho chiesto se chiamava il 118 perché nella gamba qualcosa non andava". Il referto è di quelli che non vorresti sentire: frattura del femore e del bacino. Ma quel giorno, prima dell’ambulanza, arriva una pattuglia dei vigili. "Era passato circa un quarto d’ora, poi ce ne sono voluti altri prima che arrivasse l’ambulanza". Fin qui la procedura è del tutto normale, con "i vigili che mi chiedono diverse cose e generalità prima di essere caricato sull’ambulanza". Passano i mesi, Piva si rimette in piedi, anche se deve dire addio alla bici. Un giorno parla con la propria assicurazione. "Mi dicono di chiedere ai vigili se avevano redatto un verbale". Quando Piva va al comando fa una scoperta. "Non solo c’era il verbale, ma su questo vi è scritto che mi hanno contestato l’infrazione dell’articolo 141 comma 2 del codice della strada (mancato controllo del veicolo) e che mi avvalevo della conciliazione in via breve ritirando la bolletta. Ma quale bolletta? Mi hanno caricato sul 118 e portato via. Come possono scrivere certe cose. Mi chiedo anche come possono dire che ho perso il controllo per la troppa velocità visto che non c’erano testimoni. A casa non mi è arrivato nulla, non conosco l’importo e chissà che ora non mi arrivi la sanzione con le more. Inoltre mi scrivono che sono finito fuori strada, ma non è vero. Sono caduto sull’asfalto ed è qui che mi ha soccorso il 118". Al signor Piva quanto scritto nel verbale proprio non torna. "Come possono scrivere tutte quelle cose se non c’erano?". La multa fa crescere la rabbia. L’articolo 141 comma 2 equipara chi guida una bici o un monopattino a chi guida un’auto. Risultato: se vai a sbattere da solo, cadi o esci di strada scatta la sanzione.
Andrea Oliva