Cadavere nel fiume, test del dna per risolvere il giallo. “Potrebbe essere nostro padre”

Il ritrovamento a Riccione lungo le sponde del rio Melo: il corpo era in avanzato stato di decomposizione. Si sospetta che possa trattarsi di Giancarlo Pari, disperso dal 3 giugno. La figlia: “Attendiamo le analisi”

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Giancarlo Pari, 77 anni, ex ferroviere in pensione: è scomparso da Rimini il 3 giugno scorso

Rimini, 28 settembre 2024 – Sarà necessario effettuare l’esame del Dna per risolvere il giallo del cadavere affiorato l’altro ieri, nel tardo pomeriggio, dalle acque del rio Melo, a Riccione. La scoperta è stata fatta da alcuni passanti, in viale Venezia, lungo le sponde del torrente. Le forti piogge degli ultimi giorni potrebbero aver contribuito a far riemergere il cadavere. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. I poveri resti del corpo, irriconoscibile a causa della prolungata permanenza in acqua e già in avanzato stato di decomposizione, sono stati recuperati dai vigili del fuoco e posti sotto sequestro dalla Procura di Rimini, che nelle prossime ore disporrà l’autopsia per accertare le cause del decesso.

Il forte sospetto è che possa trattarsi di Giancarlo Pari, il riminese di 77 anni ex ferroviere in pensione, affetto da Alzheimer, scomparso il 3 giugno scorso. Un’ipotesi che non è affatto da escludere, anche se per il momento gli inquirenti non si sbilanciano. Non prima almeno di aver effettuato un’approfondita ricognizione cadaverica e l’esame del Dna. Nella lista delle persone scomparse negli ultimi mesi nel Riminese, oltre a Pari, figurano infatti altri due anziani.

Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, sul corpo sarebbero stati trovati alcuni oggetti, tra cui un anello e un orologio – due elementi che potrebbero rivelarsi utili per l’identificazione – e un paio di scarpe New Balance, la stessa marca di quelle indossate dal 77enne al momento della scomparsa. “Siamo stati subito interpellati dalle forze dell’ordine – spiega Rosy Pari, la figlia dell’ex ferroviere, che insieme al resto della famiglia non ha mai smesso di cercare l’anziano, anche con continui appelli sui social – Al momento non è ancora possibile identificare il corpo, restiamo in attesa degli accertamenti. Nonostante sia passato molto tempo, la nostra famiglia non si è mai arresa e ha sempre continuato a spendersi perché le ricerche venissero portate avanti. Questo grazie anche al coinvolgimento di tantissimi volontari, che in queste settimane ci hanno dato una mano. Protezione civile e vigili del fuoco avevano già setacciato i principali corsi d’acqua del territorio, senza ottenere risultati”. “Mio padre – continua – non era solito spingersi così lontano durante le sue passeggiate, tuttavia gli ultimi avvistamenti ritenuti attendibili provenivano proprio dalla zona di Riccione. Non escludo che possa essersi perso, per qualche motivo, visto anche che soffre di Alzheimer”.

La mattina del 3 giugno Pari era uscito di casa insieme a sua moglie per sottoporsi a una visita medica. Terminata la visita i coniugi si erano separati: lei era ritornata a casa, lui era stato visto dirigersi verso la tabaccheria gestita dai familiari. Dove, però, non è mai arrivato. Imponenti le ricerche dispiegate tra Rimini e Riccione Il giorno della scomparsa l’uomo indossava un giubbotto grigio, una maglia polo verde, bermuda di jeans, scarpe da tennis New Balance di colore grigio chiaro.