MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Cacciatori nella bufera a Rimini: “Sparano vicino alle nostre case”

La stagione venatoria riparte tra polemiche: raffica di segnalazioni, controlli a tappeto dei forestali. Rimini gioca d’anticipo: "I divieti lungo il Marecchia saranno in vigore già da questa settimana"

Cacciatori nella bufera a Rimini: coro di proteste in tutta la provincia. "Sparano vicino alle case"

Cacciatori nella bufera a Rimini: coro di proteste in tutta la provincia. "Sparano vicino alle case"

Rimini, 2 settembre 2024 – Alcuni hanno chiamato i carabinieri: "Venite, sparano vicino alle nostre case". Tantissimi riminesi hanno affidato invece ai social le loro proteste. Ieri era il primo giorno della stagione venatoria e, come ogni anno, si è alzato un polverone contro i cacciatori. Colpevoli – stando alle segnalazioni di molti – di essere spinti troppo vicino alle abitazioni. Forti le proteste a Rimini, Santarcangelo, Bellaria, ma anche a Riccione e Misano, così come in numerosi comuni della Valconca e della Valmarecchia.

"Oggi sembra di stare sulla striscia di Gaza...", attacca Sara, che abita a Saludecio. Una provocazione, certo, ma che fa capire l’esasperazione di molti residenti che si sono trovati i cacciatori a sparare vicino alle loro case. Qualcuno ha chiamato le forze dell’ordine, chiedendo di intervenire e multare i cacciatori. I carabinieri forestali sono stati impegnati fin dall’alba con i controlli (programmati da tempo) nelle zone più ’calde’ del Riminese. Durante l’attività diversi cacciatori sono stati fermati e controllati dai militari.

Da anni i Comuni di Rimini, Santarcangelo, Verucchio e altri vietano la caccia lungo i sentieri ciclopedonali che costeggiano il fiume Marecchia, per evitare incidenti e garantire più sicurezza a chi li percorre, a piedi e in bicicletta. Le ordinanze, che vengono emanate all’inizio di ogni stagione venatoria, prevedono il divieto assoluto di caccia a 50 metri dai percorsi ciclopedonali sul Marecchia. A Verucchio la sindaca Lara Gobbi ha firmato il provvedimento pochi giorni fa. A Rimini, primo comune a imporre il divieto nel 2018, l’ordinanza è già pronta. In teoria doveva entrare in vigore il 15 settembre, ma visto com’è andata ieri a Palazzo Garampi si sta pensando di anticipare i tempi.

"Abbiamo letto e ricevuto numerose proteste e segnalazioni – confermano le assessore Anna Montini e Francesca Montini – Per questo, a partire da oggi, faremo una valutazione con i nostri uffici. Stiamo ragionando di anticipare l’ordinanza di qualche giorno e farla entrare in vigore già da questa settimana".