REDAZIONE RIMINI

Caccia, falsa ripartenza: "Spari vicino alle case"

L’ira dei residenti di Santarcangelo: "Svegliati all’alba di soprassalto, sembrava di essere in guerra. E pallini trovati nei giardini"

Caccia, falsa ripartenza: "Spari vicino alle case"

Domenica mattina le zone vicine al centro di Santarcangelo si sono svegliate di soprassalto per via degli spari dei cacciatori. E c’è chi ha raccolto addirittura dei pallini nel giardino di casa. I residenti denunciano: "Erano troppo vicini alle abitazioni. Amministratori e forze dell’ordine devono tornare a vigilare sui regolamenti in atto". Dopo la raffica di controlli di un anno fa, in tutto il territorio provinciale, c’è chi ha segnalato già dei problemi con la ripartenza della caccia in zona Santarcangelo.

C’è chi in via Casetti Contea, vicino al fiume Uso, ha raccolto anche diversi pallini nel giardino di casa. "Ho due cani e non si sono spaventati ma non è stato di certo piacevole trovarsi i pallini a due metri dal portone di casa. Non ho fatto ancora denuncia ai carabinieri ma erano davvero vicini" dice il cittadino. Un altro residente in zona Pieve si è svegliato improvvisamente all’alba: "Sembrava di essere in guerra. Gli spari erano molto vicini e continui. Abbiamo il fiume e la campagna intorno ma sembravano davvero vicini. Sappiamo che da regolamento i cacciatori non possono sparare più vicini di 50metri anche dalla pista ciclabile del Marecchia ma è comunque troppo poco. I cacciatori finché possono spingersi lo fanno e mitragliano continuamente".

Ogni anno, con l’apertura della stagione venatoria, si moltiplicano le segnalazioni di cittadini impauriti per il crepitio degli spari che echeggia attorno alle loro case e per i colpi di fucile che li buttano giù dal letto di prima mattina. Qualche volta succede anche che le abitazioni si trovino nella traiettoria di tiro. Santarcangelo e Verucchio, da anni impongono un’apposita ordinanza che vieta l’attività ai cacciatori nelle immediate vicinanze della pista ciclabile lungo il Marecchia (per l’esattezza in una fascia di larghezza di 50 metri a destra e sinistra del percorso stesso).

E’ inoltre vietato attraversare il circuito con il fucile carico e sparare in modo che la traiettoria di tiro attraversi la fascia vietata. "Ma questa volta erano davvero vicinissimi. Anche dalla zona dei Cappuccini sembrava di essere in guerra. Uno sparo continuo… la forestale deve tornare a vigilare in modo più assiduo" concludono i residenti adirati.

Rita Celli