FEDERICO TOMMASINI
Cronaca

Bufera sulla spiaggia libera: "Ho alzato un muro di lettini per difendere il mio stabilimento"

Scoppia la polemica contro il bagno 1 a Rivabella, l’ex assessore Biagini invoca i controlli . Il gestore Pier Paolo Panni: "Molti stendono il telo qui perché quella zona è piena di sassi e ghiaia".

Pier Paolo Panni, titolare del bagno 1 Riviera a Rivabella

Pier Paolo Panni, titolare del bagno 1 Riviera a Rivabella

Rimini, 23 agosto 2024 – Ha alzato una sorta di barriera tra il suo bagno e la vicina spiaggia libera. Un ’muro’ fatto di lettini e fioriere per delimitare il confine. Ma la mossa di Pier Paolo Panni, titolare del bagno 1 Riviera a Rivabella, non poteva passare inosservata e ha subito sollevato un polverone. Tra le polemiche dei bagnanti che frequentano la spiaggia libera e le segnalazioni al Comune e alla Capitaneria di porto di Roberto Biagini, ex assessore al demanio. Non poteva essere altrimenti dopo che Panni ha sistemato lì sul confine le brandine (poggiate orizzontalmente sulla sabbia) e le fioriere, per delimitare lo stabilimento dalla spiaggia libera.

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Un modo che a molti è sembrato lo stratagemma per allontanare chi, che senza esserne cliente, proprio sulla battigia del Riviera vorrebbe stendere il proprio telo Ma per Panni la questione è diversa: "I lettini e le fioriere servono per segnare la netta distinzione tra la mia spiaggia e quella libera qui a fianco, invasa da ghiaia e detriti".

L’area della spiaggia libera è infatti piena di sassi portati direttamente dal fiume Marecchia. "La spiaggia libera di Rivabella è tenuta in malo modo ed è indecoroso anche per i clienti del mio bagno e di quelli vicino – spiega il bagnino – Mi capita spesso di dover pulire la montagna di ghiaia che si viene a creare nei giorni di mareggiata: la spiano e la rastrello da solo". Da una parte gli ombrelloni gialloverdi del bagno 1, dall’altra la spiaggia libera, occupata dalla ghiaia e dai detriti che lì si accumulano portati dal fiume. Nel mezzo quel rudimentale confine creato da Panni e una serie di cartelli che danno indicazioni in varie lingue su dove comincia la spiaggia libera.

"Ma spesso capita che qualcuno appoggi l’asciugamano in riva al mare davanti ai nostri ombrelloni – riprende il bagnino – Il mio staff allora comunica gentilmente il divieto e il problema si risolve. La delimitazione serve solo a indicare la netta distinzione tra la mia spiaggia e quella libera affianco". Ma quel ’muro’ eretto con lettini e fioriere sta facendo arrabbiare tanti bagnanti. Alcuni hanno segnalato la situazione all’ex assessore Biagini, presidente del Coordinamento nazionale Mare Libero che da anni si batte affinché si facciano i bandi per le concessioni e vengano create più spiagge libere. Biagini non fa sconti a Panni: "Questo è un atteggiamento arrogante del bagnino: non contento del perimetro del suo stabilimento posiziona illegittimamente i lettini sulla battigia per delimitare il territorio". L’ex assessore è andato sul posto e ha scattato le foto, pubblicandole sui social. E invita l’assessore al demanio Roberta Frisoni e gli altri enti competenti a occuparsi della vicenda. "Sarebbe ora di far fare i controlli all’ufficio demanio o alla capitaneria di porto per verificare la correttezza delle limitazioni messe dal bagnino, e soprattutto per rimuovere i lettini dalla battigia".