"Il governo perde un altro membro: decade per legge anche Matteo Ciacci, mentre Bevitori cade due volte". Le opposizioni vanno all’attacco dell’esecutivo. Dopo aver aperto in Consiglio grande e generale il ’caso Bevitori’, ora il dito è puntato contro il segretario di Stato al Territorio. "Dopo essere decaduto per legge dal ruolo di Segretario al Lavoro Alessandro Bevitori per cui emergono anche ulteriori evidenze – dicono in coro Rete, Repubblica Futura e Domani Motus Liberi – oggi emergono evidenze per cui risulta decaduto anche il Segretario al Territorio Matteo Ciacci". La minoranza prende ancora una volta in mano l’articolo della legge sul Congresso di Stato, quello che tratta l’incompatibilità dei membri di governo. Elencando tutti i ruoli che i segretari di Stato non possono ricoprire. Da qui, legge alla mano, le dimissioni da presentare entro cinque giorni dal giuramento con la violazione che comporta l’immediata decadenza dalla qualità di segretario di Stato. "Gli ormai consiglieri Bevitori e Ciacci risultano, dai pubblici registri – dicono – ancora oggi, e ben oltre i cinque giorni previsti per legge, rispettivamente amministratore unico e amministratore unico e sindaco di società ed enti e dunque decaduti dal proprio ruolo oramai da settimane". Mentre Bevitori, "già decaduto ma evidentemente recidivo, risulta, infatti, ancora ad oggi, amministratore unico della società Titan Real Estate spa, anche Ciacci, ricopre ad oggi la carica di amministratore unico e sindaco della cooperativa ‘Il Timbro’. Riteniamo che il rispetto della legge sia principio e valore supremo ed imprescindibile in una società civile, ma soprattutto in uno stato di diritto. Dobbiamo prendere atto che, pur avendo portato all’attenzione del governo e della maggioranza una violazione che mina la legittimità dell’azione di governo a soli 60 giorni dal suo insediamento, tutto prosegue come niente fosse ed anzi con supponenza da parte di governo e maggioranza e nel silenzio generale: questo è francamente inaccettabile. Chi è chiamato ad esercitare funzioni pubbliche deve essere svincolato da ogni possibile conflitto di interessi, reale e potenziale. Peraltro quanto accaduto colpisce non solo la posizione dei singoli consiglieri Bevitori e Ciacci, ma l’intero Congresso di Stato che, essendo organo collegiale, continua a riunirsi e a prendere decisioni con due membri illegittimi".
CronacaBufera sul governo: "Ciacci è decaduto"