di Manuel Spadazzi
Basta con le notizie che minano la credibilità dei vaccini anti-Covid. Basta con le tesi che adombrano dubbi e paventano pericolosi effetti collaterali causati dal siero della Pfizer e dagli altri. Facebook ha oscurato dall’altro ieri le pagine ufficiali sul social del Comilva (il Coordinamento del movimento italiano per la libertà vaccinale) che ha sede legale a Rimini, e di altre associazioni note per le loro posizioni anti-vacciniste. La mannaia si è abbattuta dopo le segnalazioni, pervenute agli amministratori di Facebook Italia, sulle varie notizie pubblicate dalle pagine delle associazioni, che mettevano anche in dubbio l’efficacia della vaccinazione contro il virus.
E’ noto come i fedelissimi del Comilva, già protagonisti a Rimini del ricorso contro l’ordinanza firmata da Gnassi per far rispettare la legge Lorenzin sull’obbligatorietà dei vaccini, in questi mesi abbiano partecipato a varie manifestazioni di piazza contro l’uso della mascherina nellescuole. Una delle proteste si era svolta proprio a Rimini, in piazza Cavour, a ottobre. Ma gli amministratori di Facebook, nel decidere di oscurare le pagina del Comilva e altri, hanno valutato solo ed esclusivamente i contenuti. E l’hanno fatto sulla base della politica adottata da dicembre in vista della vaccinazione. "Nelle prossime settimane – annunciava con un post Facebook il 6 dicembre – inizieremo a rimuovere tutte le false affermazioni sui vaccini che sono state smascherate da esperti di salute pubblica, su Facebook e Instagram". Questo per fare piazza pulita dal social "della disinformazione sul virus, in quanto può causare danni fisici alle persone". Un’operazione contro le bufale sul Covid e sul vaccino in larga scala, per rimuovere false notizie, tesi assurde (come quella secondo cui i vaccini contengono microchip) e le varie teorie del complotto.
E’ stato il virologo Roberto Burioni (leggi l’articolo sotto) a dare tra primi la notizia dell’oscuramento delle pagine del Comilva e di altre associazioni anti-vacciniste su Facebook. "E’ un’ottima notizia – commenta l’assessore all’Istruzione di Rimini Mattia Morolli – E’ molto importante che Facebook porti avanti la sua campagna contro la disinformazione sulla pandemia e sui vaccini, che rischia di creare soltanto confusione e danni veri alla collettività". Ma il Comilva si prepara già a dare battaglia: "L’associazione – annuncia l’avvocato riminese Luca Ventaloro, legale del Comilva – tutelerà i propri diritti in sede giudiziaria". Nel frattempo "continueremo a fare informazione sul sito e sugli altri canali a disposizione".
La cancellazione da Facebook è arrivata per l’associazione come un fulmine a ciel sereno. "La nostra pagina – conferma Ventaloro – così come quelle di altre associazioni amiche che si battono per un’informazione libera e una scelta consapevole, sono state rimosse senza alcun preavviso. A quanto pare, i nostri articoli di approfondimento su Facebook, in particolare quelli sui vaccini anti-Covid, violano le regole del social. Ma normalmente per confutare uno scritto ci si impegna a farlo con argomenti validi, non con la censura o impedendo il dibattito". A chi esulta in queste ore "ricordiamo – conclude l’avvocato – che chi ha bruciato i libri in piazza e ha goduto di quel gesto è stato punito dalla storia"