
I nuovi Capitani Reggenti di San Marino, Denise Bronzetti e Italo Righi, per la seconda volta alla Suprema Magistratura (. fotoMw
Un dialogo internazionale votato alla pace. Ma guardano anche all’Europa i nuovi Capitani Reggenti di San Marino, Denise Bronzetti e Italo Righi. Salgono alla Suprema Magistratura entrambi per la seconda volta, ma l’emozione è comunque evidente. Le sfide internazionali sono nei pensieri dei capi di Stato che ieri si sono insediati e resteranno in carica fino al primo giorno di ottobre. Bronzetti e Righi prendono il posto dei Reggenti uscenti Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi. Tanti i sammarinesi che ieri, nonostante la giornata uggiosa, hanno seguito con attenzione la cerimonia di insediamento in centro storico. Cerimonia che ha seguito il consueto, e ormai collaudatissimo, ‘percorso’. Alzabandiera in Piazza della Libertà, accompagnato dalle note dell’inno sammarinese, e il corteo militare che dal Pianello ha raggiunto Palazzo Valloni. Poi le parole del Decano, il Nunzio apostolico monsignor Petar Rajic e il primo discorso al Paese della nuova Reggenza. Che, poco dopo, a Palazzo Pubblico ha incontrato i capi di Stato uscenti. Prima di raggiungere la Basilica del Santo per la messa celebrata dal vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro, Domenico Beneventi.
A Palazzo Pubblico il passaggio dei poteri, dopo l’orazione ufficiale della rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto e il giuramento. "San Marino è in prossimità di un traguardo storico, rappresentato dalla firma dell’accordo di associazione con l’Unione Europea – le parole dei nuovi Reggenti – Sarà un passaggio epocale, che determinerà un imponente cambio di passo, anche nella capacità di accogliere e implementare le nuove disposizioni normative, per le quali si rendono necessari, fin da ora, una capillare informazione alla cittadinanza, una formazione costante, un aggiornamento su scala europea e un adeguato approccio metodologico a tutti i livelli dell’amministrazione nazionale. Il semestre che ci attende si colloca in uno scenario globale certamente preoccupante, contraddistinto da una escalation di conflitti per i quali San Marino ha sempre levato la propria voce, auspicandone una pacifica risoluzione e perorando, sempre e comunque, in tutte le sedi l’appello a dialogo e riconciliazione".