REDAZIONE RIMINI

Bronx alla stazione . Sventa furto di una bici ristoratore aggredito

Riccardo Bianchini, titolare dell’Artrov, ha difeso la vittima dai malviventi. Spintonato e minacciato con una pietra: in manette due nordafricani.

Riccardo Bianchini, titolare dell’Artrov, ha difeso la vittima dai malviventi. Spintonato e minacciato con una pietra: in manette due nordafricani.

Riccardo Bianchini, titolare dell’Artrov, ha difeso la vittima dai malviventi. Spintonato e minacciato con una pietra: in manette due nordafricani.

Non è la prima volta che, con il loro intervento, riescono a mettere in fuga balordi e malintenzionati. L’Artrov, il ristorante di Riccardo Bianchini, è diventato da tempo un baluardo di sicurezza specialmente nella zona del sottopasso che porta da viale Principe Amedeo alla stazione. Un’area della città considerata in passato malfamata, ma che proprio l’Artrov ha contribuito in un certo senso a riqualificare. Anche se nel tempo non sono mancati episodi spiacevoli, come l’aggressione ai danni di un dipendente del locale avvenuta circa un anno fa. Stavolta è stato però lo stesso Bianchini ad essere assalito e minacciato da due rapinatori che sono stati poi arrestati dalla polizia di Stato.

Tutto è avvenuto attorno alle 20 di domenica, quando due tunisini - rispettivamente di 27 e 19 anni - sono entrati in azione sulle scale alte del sottopassaggio, prendendo di mira un ciclista che in quel momento stava passando di lì. I due lo hanno circondato e aggredito per portargli via la bici e il portafoglio e così il malcapitato ha iniziato ad urlare richiamando l’attenzione di Bianchini e del suo staff. Questi ultimi si sono precipitati nel sottopassaggio e sono corsi in aiuto del ciclista, facendo saltare i piani degli assalitori e mandandoli ovviamente in escandescenza. "Vattene subito, altrimenti ti riempiamo di botte" hanno gridato i due nordafricani rivolti al ristoratore. Lo hanno strattonato per la maglietta, spingendolo via di forza. "Se non stai attento, torniamo e la prossima volta diamo fuoco al tuo locale": queste alcune delle minacce che i malviventi avrebbero rivolto all’imprenditore. Il ciclista nel frattempo, approfittando del momento di confusione, è riuscito ad allontanarsi velocemente dalla zona. Così i rapinatori hanno rivolto tutte le loro attenzioni contro Bianchini e i suoi collaboratori: a un certo punto uno di loro ha preso una grossa pietra da terra e si è avvicinato intenzionato molto porbabilmente a colpire il ristoratore. Solo l’intevrento tempestivo della polizia di Stato ha impedito che la pietra venisse effettivamente scagliata. Una pattuglia delle Volanti, a seguito delle varie segnalazioni arrivate al centralino della Questura, si è precipitata a sirene spiegate davanti al ristorante, interrompendo l’aggressione prima che potesse avere conseguenze peggiori. E’ cominciato a quel punto un vero e proprio parapiglia, con gli stranieri che per sfuggire all’identificazione hanno continuato a seminare il caos, prendendo a calci dei vasi di piante. Alla fine sono stati però fermati dai poliziotti e dichiarati in arresto per violenza privata aggravata. Ieri mattina, difesi rispettivamente dall’avvocato Cinzia Bonfantini e Pietro Pellegrino, sono stati accompagnati in tribunale per la direttissima.