
Da oltre trent’anni al timone del ristorante Brasserie di Riccione, Milena Neri, affiancata dal figlio Gianluca Sanulli, ieri ha servito l’ultimo pranzo ai suoi clienti. La nota ristoratrice riccionese ha infatti deciso di chiudere quel capitolo di storia che l’ha catapultata con successo nel mondo della ristorazione italiana, per intraprendere nuovi progetti nell’altra attività di famiglia, basata sulla pasticceria. Che ne sarà del locale che ha contribuito a dare lustro all’isola pedonale di viale Ceccarini è da capire. Non si esclude che a prenderla in mano in primavera sia il consolidato staff dei dipendenti, ma per ora nulla di certo se non la chiusura annunciata ufficialmente ieri. "Prima o poi avrei dovuto smettere, per cui lascio la Brasserie con gioia, io e mio figlio ci ritiriamo al Sac à Poche, aperto cinque anni fa, per il quale abbiamo dei progetti. Siamo comunque contenti perché, se quanto abbiamo messo in cantiere, verrà definito, la Brasserie dovrebbe passare in mano ai nostri giovani collaboratori, ben preparati e che tanto ci hanno aiutato. In questi giorni chiudevo sempre per riaprire i primi di marzo, ma quest’anno la nostra storia finisce qui".
Perché la scelta di mollare un’attività così importante? "Ho portato avanti il ristorante per più di trent’anni, ora basta, è una scelta di vita, non ho altre motivazioni. Anche in questi anni di pandemia il locale ha funzionato bene, i nostri clienti, ormai generazioni che arrivano pure da Puglia e Lombardia, sono sempre rimasti contenti, tant’è che in chiusura ci hanno riempiti di regali. Credo che a Riccione la Brasserie, anche con il catering proposto per un decennio per convegni e cerimonie abbia fatto la differenza. La nostra avventura andrà avanti con la pasticceria artigianale al Sac à Poche, che ci sta dando soddisfazioni. Nel frattempo diversi ristoratori in altre località mi hanno chiamato per consulenze". Nives Concolino