Rimini, 9 giugno 2024 – Il Paradiso l’hanno buttato giù, a novembre. L’ex Ecu, comprato all’asta l’anno scorso, chissà quando e come riaprirà. Il Satellite anche per quest’estate rimane chiuso, e le uniche serate in programma sono quelle organizzate in spiaggia. Resistono Altromondo, Coconuts, Carnaby. Da pochi giorni ha riaperto il Blow up. Ma la movida a Rimini ormai è – quasi – tutta concentrata in spiaggia nei chiringuitos.
Non è un caso che i chioschi in riva al mare continuino ad aumentare. L’anno scorso, a luglio, si era arrivati a 26, da Viserba a Miramare. Quest’anno quelli autorizzati dal Comune sono già 23, ma altri apriranno a breve: l’iter per le autorizzazioni è già stato avviato. Si arriverà così – a pieno regime – a una trentina di chiringuitos. Mai così tanti sulla spiaggia di Rimini.
È il segno di come è cambiato il mondo della notte. È sulla spiaggia che si concentrano ogni sera, durante i weekend e non solo, migliaia e migliaia di ragazzi. Proprio per questo la Prefettura ha disposto controlli straordinari nei chiringuitos per i mesi di giugno, luglio, agosto. L’anno scorso i controlli della polizia locale si sono conclusi con multe per 10 chioschi, con alcuni dei titolari di stabilimenti balneari e ristoranti (la gestione dei chiringuitos è affidata a entrambi) denunciati per eventi e balli abusivi.
A Palazzo Garampi hanno deciso di mantenere le regole adottate gli anni scorsi. In spiaggia la musica di sottofondo è consentita fino a mezzanotte, fatta eccezione per le fasce orarie tra le 7 e le 9 del mattino e tra le 13 e le 16. Per quanto riguarda invece l’intrattenimento musicale, i deejay, i concerti, sono consentiti per un massimo di 64 serate durante l’estate, tra le 18,30 e le 23,30. Solo in due occasioni, la Notte rosa e Ferragosto, è possibile andare oltre quegli orari.
L’anno scorso la situazione era sfuggita di mano, con alcuni chiringuitos trasformati in discoteche sulla sabbia. “Temiamo che anche in questa stagione il fenomeno, senza controlli costanti e mirati, si riproponga – attacca il presidente del Silb (il sindacato dei locali da ballo di Confcommercio), Gianni Indino – Non sono bastati gli esposti e le segnalazioni per fermare feste abusive e serate danzanti in spiaggia. Alcuni organizzatori hanno preferito il rischio di prendersi una multa al mancato incasso di una serata...”.
Per questo Indino, in un recente incontro fatto a Palazzo Garampi, ha lanciato una proposta che “a qualcuno potrà sembrare provocatoria, ma invece è serissima. Abbiamo chiesto al Comune di rilasciare le licenze per il ballo ai locali di spiaggia. I gestori potranno finalmente organizzare le serate, far ballare fino a tardi, ma per farlo si dovranno mettere in regola, garantendo il il rispetto delle norme di sicurezza e igienico-sanitarie a cui sono tenute le discoteche”.
Insomma: come già avvenuto a Riccione, per i locali della zona Marano, il Silb propone di ‘sdoganare’ le discoteche in spiaggia anche a Rimini. “Prendiamo atto che a Rimini il divertimento e l’intrattenimento, in estate, sono concentrati in spiaggia. Bene: allora che ci siano per le serate sulla spiaggia le stesse regole a cui devono sottostare le discoteche, che investono ogni anno migliaia e migliaia di euro per le misure di sicurezza e tutti gli altri aspetti”.
Insomma: “Sì ai balli sulla sabbia, ma in regola e non più abusivi. Vedremo che intenzioni ha il Comune di Rimini e, soprattutto, se i gestori di stabilimenti balneari e ristoranti sapranno cogliere quest’opportunità. Ma quello che non vogliamo più vedere sono migliaia di ragazzi che ballano sotto gli ombrelloni senza addetti alla sicurezza, senza una toilette, senza niente di quello che viene imposto alle discoteche”.