
Sul caso indaga la polizia postale
La loro presunta liaison amorosa era cominciata online. Nella piazza virtuale del Web, dove un uomo di 58 anni residente in Valconca aveva cominciato a scambiarsi alcune mail con una intrigante ragazza sconosciuta e di origine straniera. Un serrato scambio di corrispondenza dal contenuto sempre più sentimentale, fino a sembrare dopo qualche mese di corrispondenza una vera e propria relazione d’amore ‘a distanza’, ma con una donna che lui, la vittima 58enne però, non aveva mai visto né sentito al telefono.
Gli scambi di messaggi tra i due infatti avvenivano solo tramite posta elettronica e tra un messaggio d’amore e l’altro, a partire dalla fine di ottobre dell’anno scorso la donna fittizia aveva iniziato anche ad avanzare richieste di denaro sempre più insistenti e cospicue all’uomo invaghito: il tutto con le più disparate giustificazioni.
Richieste anche da diverse migliaia di euro, fino a un massimo di 4mila euro di bonifico alla volta e andate avanti per quasi un mese con numerose transazioni spontanee ed eseguite a breve distanza l’una dall’altra, che hanno portato il 58enne a trasferire in favore della donna dietro lo schermo un totale di quasi 28mila euro dal proprio conto. Il tutto in attesa del fantomatico incontro ’dal vivo’ tra i due, che sarebbe dovuto avvenire a metà novembre quando la donna aveva dato appuntamento al 58enne riminese all’aeroporto di Bologna dove avrebbe dovuto atterrare per trascorrere del tempo insieme. Peccato che, il giorno del volo, la donna aveva poi fatto sapere via mail all’uomo che non sarebbe riuscita ad arrivare in Italia perché rimasta vittima di un grave incidente. E’ stato quindi a questo punto che il 58enne è stato anche contattato da una seconda persona. Un fantomatico medico che chiamando la vittima con un numero straniero gli avrebbe detto che per provvedere alle cure in ospedale della sua bella ci sarebbe stato bisogno di altro denaro.
E’ stato a questo punto che il 58enne residente in Valconca ha fiutato la truffa amorosa dietro quel rapporto virtuale e ha deciso così di sporgere denuncia-querela alla polizia postale, che ora è al lavoro per scoprire chi si trovi dietro al raggiro che ha spillato al 58enne con l’inganno ben 28mila euro.
f.z.