San Marino, 11 febbraio 2024 - L'ultimo atto del "bomba day" a San Marino si è consumato attorno alle 12.15. In un'area calachiva di San Giovanni, i genieri dell'Esercito, provenienti dal reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore, hanno fatto brillare - dopo un breve countdown - l'ordigno bellico rinvenuto in via Rancaglia, a Serravalle, durante i lavori nell'impianto sportivo.
Si trattava di una bomba d’aereo del peso complessivo di circa 104 kg e 30 kg di tritolo, risalente alla Seconda guerra mondiale. Un migliaio le persone 'evacuate' che a partire dalle 7 hanno dovuto lasciare le loro case per farvi ritorno qualche ora dopo. Per limitare l’area di evacuazione, e ridurre i disagi alla popolazione, è stata realizzata dai genieri dell’esercito una struttura di contenimento certificata che ha permesso di limitare l’area di evacuazione dagli iniziali 1.170 metri agli attuali 352 metri.
In mattinata si è riunita l’Unità di Crisi e il COS (Centro Operativo Sammarinese) alla presenza dei comandanti dei corpi di polizia, i rappresentanti dell’esercito, il capo della Protezione Civile, i direttori e i dirigenti delle strutture operative. Tutte le operazioni si sono svolte in grande sicurezza e in tempi tutto sommato brevi: 3 ore dall'inizio delle operazioni di despolettamento, fino al brillamento finale.
Per la prima volta, gli specialisti dell'Esercito italiano sono intervenuti nel territorio della Repubblica di San Marino. Le operazioni di bonifica sono state coordinate dalla Gendarmeria sammarinese e dal Comando forze operative nord dell’Esercito di Padova. A servizio delle persone temporaneamente evacuate, in particolare per le persone non autosufficienti e che non hanno la possibilità di recarsi da parenti e amici, è stato allestito un centro di accoglienza nei locali del Multieventi Sport Domus, messi a disposizione dal Comitato Olimpico.
La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri ha rivolto a tutte le persone coinvolte nelle operazioni "un enorme ringraziamento, l’impegno, la professionalità e l’organizzazione dimostrata", che "hanno permesso all’Esercito italiano di portare a termine positivamente le operazioni di bonifica dell’ordigno perfettamente integrato nel dispositivo sammarinese e riconsegnare quindi al paese nuovamente tranquillità e sicurezza. Infine il più grande ringraziamento per la disponibilità dimostrata dalla popolazione tutta in questo inusuale frangente che ha forse creato temporaneo disagio alle normali attività dei sammarinesi ma chi si è reso necessario per garantire la sicurezza di tutti".