Rimini, 19 settembre 2022 - Non sono i primi a ricevere una bolletta del gas alle stelle, ma certamente il nome di San Patrignano è di quelli che richiamano l'attenzione. L'ultima bolletta del gas, relativa ai consumi di agosto quando i termo erano anche super spenti, portava un totale da paura 730mila euro. "Dieci volte di più dello stesso periodo dell'anno scorso", fanno i conti dalla comunità di recupero per tossicodipendenti che si trova sulle colline di Rimini.
Una botta che "mette a rischio di chiusura interi settori", anzi che che mette "a repentaglio le attività previste per la formazione dei ragazzi e ragazze in percorso di recupero". La situazione è così pesante che può arrivare "a pregiudicare addirittura il modello di sostenibilità economica che la comunità ha saputo realizzare, e quindi la sua capacità di accogliere un numero sempre maggiore di persone".
In questo momento, ricorda la comunità, San Patrignano "accoglie gratuitamente circa settecento ragazzi e ragazze con problemi di dipendenze", oltre a 225 dipendenti, collaboratori e volontari. Il percorso di recupero, si ricorda, "avviene attraverso programmi individuali in cui la formazione professionale riveste un ruolo fondamentale in vista del reinserimento dei giovani in società".
San Patrignano è un'impresa sociale articolata in circa 40 settori formativi (dalle cucine ai laboratori artigianali, dal forno al food), per molti dei quali l'attività è possibile grazie all'utilizzo di energia. Dalla sua nascita la comunità "ha ospitato più di 26.000 ragazzi e ragazze, convertendo peraltro 4.000 anni di pene detentive in percorsi alternativi al carcere. Anche grazie al rapporto con le Istituzioni, la comunità è cresciuta nel tempo diventando un esempio di sussidiarietà orizzontale nell'ambito della lotta contro le dipendenze, alleggerendo fortemente i costi sociali altrimenti a carico del settore pubblico".