"Problemi a non finire al Cau Cattolica". Ad alzare la voce è ancora una volta il sindacato Snami, rappresentato da Pietro Pesaresi, che dopo l’episodio del regolamento di conti tra albanesi che ha portato al Cau un uomo di 37 anni in fin di vita per accoltellamento, questa volta punta il dito contro un altro episodio ritenuto al di fuori della competenza della struttura. Ieri mattina, stando alla denuncia dello Snami, una famiglia straniera scambiando il Cau per un Pronto soccorso ha portato un bambino con grave insufficienza respiratoria e condizioni critiche a rischio di vita. Il bambino e i genitori erano stranieri, "ed è stato necessario un interprete per capirsi".
Il personale del Cau avrebbe chiamato il 118, che tuttavia in un primo momento avrebbe inviato una sola ambulanza infermieristica in codice Giallo, ambulanza che appena giunta sul posto e vista la situazione di estrema criticità, avrebbe immediatamente attivato anche l’automedica. Fortunatamente nella struttura in quell’orario era anche presente un anestesista rianimatore anch’esso chiamato dai colleghi del Cau e, assieme all’ automedica, per gestire l’emergenza a rischio di vita e portare il paziente al nosocomio riminese. Questo nuovo presunto scambio del Cau per un presidio di pronto soccorso non ha avuto fortunatamente conseguenze negative, ma lo Snami non ha mancato di sottolineare come "a quei cittadini qualificati come “alcuni conoscenti” della vittima abbiano pensato di portare al Cau ex Pronto soccorso il paziente e senza allertare il 118".