REDAZIONE RIMINI

’Bez’ sfreccia in piazza: "Sindaco, togli i dossi"

A Viserba la grande festa per celebrare Bezzecchi dopo la splendida stagione. Bagno di folla per il pilota tra selfie, abbracci e il siparietto con Sadegholvaad.

’Bez’ sfreccia in piazza: "Sindaco, togli i dossi"

Quando arriva in piazza Pascoli, a Viserba, insieme a un paio di amici, pare un ragazzino come tutti gli altri, con un berretto di lana a sostituire il mitico casco. La folla che lo aspetta lo accoglie con un lungo applauso, come per ringraziarlo di essere lì, a casa, e di non dimenticare le sue origini viserbesi. Simply the Bez show, la festa di ieri pomeriggio organizzata dal Fan Club di Marco Bezzecchi e dal comitato turistico di Viserba, era da tempo un desiderio del campione 25enne di Motogp, così come confermato dal padre, intervistato ai piedi del palco. "Marco si sente viserbese a tutti gli effetti. Qui è cresciuto e ha frequentato le scuole, prima di passare all’Istituto Alberti di Rimini. Qui ha voluto comprare casa, anche se spesso è in giro per il mondo per le gare." Tra il pubblico una delle maestre delle elementari ricorda il piacere di entrare nella classe di Bezzecchi: "Simpatico anche allora, un vero intrattenitore. Non capivo nulla di moto, ma grazie a lui sono diventata una grande esperta e fan sfegatata".

Dopo il saluto del sindaco Jamil Sadegholvaad, a cui Marco chiede ironicamente di eliminare tutti i dossi dalle strade della città ("Uno per ogni vittoria conquistata"), la festa continua con la conduzione di Mauro Sanchini, ex pilota e commentatore tecnico della Motogp, che dialoga con un Bezzecchi spigliato e visibilmente felice di vedere tanti volti amici e nel rivivere su un grande schermo le sue vittorie. Anche l’onorevole Andrea Gnassi porta il suo saluto al giovane, "un’eccellenza romagnola di cui possiamo andare fieri". Siparietto simpatico per la gara coi cubi di Rubik, un passatempo di cui Marco è appassionato, contro Giovanni Contardi, campione della specialità e troppo veloce anche per il pilota.

Riminesità e ‘viserbesità’ come orgoglio, questa la sottolineatura a cui Marco tiene molto: "Pensare a Viserba e alla Romagna mi fa sentire meglio anche quando sono sui circuiti di gara. Qui mi piace sempre ritornare". Un abbraccio virtuale, infine, rivolto all’Arop, l’associazione che opera a Rimini in favore dei bambini malati oncoematologici. Associazione che Marco segue da tempo e alla quale vanno i proventi della vendita dei vari gadget del campione. Un pomeriggio gioioso, quindi, con musica, piada, torte e voglia di festa, terminato con tanti autografi e selfie a go go.

Maria Cristina Muccioli