
Il sindaco Filippo Giorgetti all’incontro a Roma
Sindaco e dirigenti in ‘missione’ a Roma per parlare con la Commissione antimafia circa il futuro dell’immobile di via Baldini, confiscato alla criminalità organizzata nel 2018 ma ancora nel limbo burocratico per un provvedimento di revocazione. Ieri il sindaco Filippo Giorgetti, insieme al dirigente regionale (settore legalità) Gian Guido Nobili e al dirigente comunale Ivan Cecchini, si è recato nella capitale per un confronto diretto con le massime istituzioni sul destino dell’immobile di Bellaria Igea Marina, confiscato alla criminalità organizzata.
La delegazione è stata ricevuta in audizione dalla Commissione parlamentare antimafia, prendendo parte ai lavori del comitato ‘Gestione dei beni sequestrati e confiscati’ coordinato dall’onorevole Erik Umberto Pretto. "Abbiamo prima incontrato il vicepresidente della Commissione, l’on. Mauro D’Attis – spiega Giorgetti –, che con estrema cordialità ci ha poi introdotto al comitato. Abbiamo illustrato tutto l’iter burocratico e amministrativo che riguarda l’immobile di via Baldini". Un iter partito nel 2009 e ancora in corso, con la confisca definitiva avvenuta nel 2018, seguita però da un provvedimento di revocazione di marzo 2024. Nel mezzo, una conversione e una rifunzionalizzazione dei luoghi – ristrutturati e adibiti a casa appartamento per disabili – che rende il bene confiscato esempio d’eccellenza. La revocazione che ha coinvolto l’immobile, riguarda altri beni confiscati in Italia.
"Va trovata una soluzione normativa – dice Cecchini – Comune, Regione, Ministero, hanno investito cifre significative per la conversione del bene. Nel corso di questi mesi sono entrati nell’immobile anche i primi tre disabili adulti, per finalità socio rieducative, al quale è destinato. Questo scenario fa sì che un’eventuale compensazione dovrebbe ricadere solo sull’amministrazione, con un importante danno alla comunità". La delegazione bellariese continua: "La Commissione ha ascoltato con attenzione i nostri argomenti. Pretto si è impegnato a sottoporre all’ufficio di Presidenza della Commissione l’opportunità di valutare la trasmissione dei contenuti dell’audizione di oggi e tutte le osservazioni alla Corte d’Appello di Catanzaro, l’organo che si occupa del caso bellariese. Abbiamo appreso che insieme ad altri parlamentari, ha già da tempo depositato alla Camera una proposta di emendamento al codice Antimafia, che prevede proprio una modifica dell’art. 46 al fine di non abbandonare i comuni che si trovano in situazioni come la nostra".
Rita Celli