Rimini, 1 novembre 2024 – Una cena in casa di amici che sfocia in pestaggio ai danni di un giovane riminese (all’epoca dei fatti appena maggiorenne) che finisce in pronto soccorso con la mascella rotta. Tutto per via di una battuta omofoba, rivolta in modo scherzoso dal ragazzo (che oggi ha 21 anni) ad un coetaneo. Quest’ultimo, secondo l’ipotesi di accusa, avrebbe reagito allo “scherzo” in modo manesco, prendendo a pugni il giovane che si era permesso di offenderlo.
L’autore della presunta aggressione, difeso dall’avvocato Giovanni Benzi, è finito a processo davanti al giudice monocratico di Rimini. Deve rispondere dell’accusa di lesioni personali aggravate. Lo stesso vale per un suo amico, che secondo la ricostruzione avrebbe partecipato al pestaggio del riminese, per il quale procede però il tribunale dei minori di Bologna. Mercoledì scorso si è svolta in tribunale una nuova udienza, nel corso della quale sono stati sentiti i testimoni dell’accusa che hanno ripercorso i fatti di quella sera. Il 21enne, assistito dall’avvocato Giovanna Ollà, sarà a sua volta a processo davanti al giudice di pace di Rimini, in quanto accusato di aver preso a calci colui che gli aveva sferrato il pugno.
La vicenda risale al dicembre del 2021, quando la vittima dell’aggressione viene invitato ad un “apericena” in casa di un amico. Una volta giunto sul posto, si accorge che i presenti sono già parecchio su di giri per via dell’alcol. La serata prosegue in maniera tranquilla, fino a quando il ragazzo non entra in una stanza dove ci sono alcuni coetanei che stanno chiacchierando. Lì il giovane avrebbe pronunciato la fatidica “battuta” che ha poi innescato il parapiglia, rivolgendosi ad un altro ragazzo presente nella stanza. Una battuta pronunciata senza pensarci troppo e “senza alcuna finalità offensiva”, come precisato dal riminese nella sua querela. L’altro ragazzo, però, si sente punto sul vivo. Si alza e, insieme all’amico, si scaglia contro l’autore del commento, prima spintonandolo e poi sferrandogli un punto che lo colpisce dritto dritto sulla mascella.
Intervengono gli amici che riescono a separare i due contendenti. Il ferito viene caricato in macchina da un amico e accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Infermi. Qui i medici riscontreranno una frattura della mascella e lo sottoporranno in seguito ad un intervento chirurgico. Il giorno seguente la vittima del pestaggio torna a casa dell’amico che lo aveva invitato all’apericena, il quale però ammette di non ricordare nulla della serata in quanto aveva bevuto troppo.
A quel punto decidere di rivolgersi al suo avvocato di fiducia e di mettere nero su bianco una querela nei confronti del suo aggressore e dell’amico di quest’ultima ipotizzando il reato di lesioni personali aggravate.